domenica, 5 Maggio 2024

Quanto vale il mercato radiofonico in Italia?

DiIlaria Mariotti

13 Febbraio 2024 ,
Sommario

Conti in positivo per il mercato radiofonico italiano, come emerge dagli investimenti pubblicitari. Che sono in salita e ammontano a circa 370 milioni nel 2022, secondo uno studio di Confindustria Radio Televisioni su dati Nielsen, segnando un +1,7% rispetto all’anno precedente. Una crescita che sembra mantenersi anche nel 2023, con una raccolta pubblicitaria in rialzo nei primi nove mesi dell’anno, che registrano un +6,2%. «Una conferma dello stato di salute del media radiofonico nell’attuale contesto di mercato, altamente competitivo» ha affermato Fausto Amorese, Presidente dell’Osservatorio FCP-Assoradio.

La leadership pubblicitaria è della Rai

In termini di ricavi pubblicitari complessivi, per le radio a attestarsi sul podio è la Rai, la concessionaria del servizio pubblico. La quota di entrate riconducibili alle emittenti radio in suo possesso è del 23% nel 2022, segnala Agcom, seguita da Fininvest, che riceve introiti dalle proprie radio pari al 16,1% dei ricavi totali. Al terzo posto Gedi, i cui profitti dipendono per il 9% dalle entrate pubblicitarie della radio.

La radio tra i media più apprezzati

La radio si attesta come uno dei mezzi di comunicazione più amati dal pubblico. Nel 2022 in media sono 33,9 milioni gli italiani che l’hanno ascoltata su base giornaliera, su una popolazione complessiva di 54 milioni. La sua percentuale di penetrazione è del 64,8%, in aumento rispetto al 2021. Tuttavia il canale preferito degli italiani rimane la tv, guardata – rileva Istat – dal 92,4% della popolazione dai 3 anni in su, nell’81,8% dei casi con frequenza giornaliera.

E il podcast?

Nel frattempo la tendenza podcast continua. Secondo una ricerca di BVA Doxa, nel 2022 ci sono stati 13 milioni di ascoltatori di podcast, in aumento di 1,8 milioni sul 2021. Oltre la metà si dichiara affezionata al mezzo: il 53% li ascolta regolarmente, per una media di 22 minuti al giorno.

90 anni appena compiuti

Era il 26 dicembre 1933, quando fu brevettata per la prima volta una trasmissione radiofonica in FM, la cosiddetta modulazione di frequenza. Una tecnologia con una superiore dinamica del suono (a differenza dell’AM), che consentiva di filtrare il rumore prodotto nei ricevitori. La radio in FM nel 2019 valeva a livello globale 267,71 miliardi di dollari secondo uno studio di Verified Market Research. Un valore che si stima crescerà sino a toccare i 458,09 miliardi di dollari nel 2027.

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Giornalista professionista, classe 1981, di Roma. Fin da piccola con il pallino del giornalismo, dopo la laurea in Giurisprudenza e qualche esperienza all’estero ho cominciato a scrivere per i giornali, quasi sempre online. All’inizio di cinema e spettacoli, per poi passare a temi economici, soprattutto legati al mondo del lavoro. Settori di cui mi occupo anche per Il Bollettino.