lunedì, 29 Aprile 2024

Prestiti in banca: ecco dove si fatica a restituirli

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Il sistema bancario si mette all’erta. Mentre il numero di insolvenze si impenna, la Banca d’Italia cerca di tenere gli istituti di credito al riparo con nuovi paracaduti. I risparmiatori devono stare in guardia?

Le insolvenze

Il giro di vite delle Banche Centrali comincia a farsi sentire sulle imprese. Con i tassi al picco da più di sei mesi, trovare finanziamenti – ma anche e soprattutto ripagare debiti – si fa più arduo. A dicembre le rate di prestiti bancari non rimborsate raggiungono i 34 miliardi di euro a livello nazionale, di cui quasi 8 solo in Lombardia, in cima a questa classifica negativa. A seguire, il Lazio con 4 miliardi e 887 milioni, l’Emilia Romagna con 3,2 miliardi e la Sardegna con 603 milioni. E le proiezioni prevedono un aumento globale delle insolvenze, con il nostro Paese che subirà un incremento del 19% nei default aziendali (Allianz Trade). Per le banche, questo significa che i margini di profitto potrebbero tornare a contrarsi. Dopo due anni di entrate in risalita grazie al margine d’interesse, si torna ad affacciare sul Mercato la sfida dei crediti deteriorati e della loro gestione (ne avevamo parlato qui).

Banca d’Italia prende le misure

Nel frattempo si chiude la consultazione pubblica di Banca d’Italia sull’introduzione di un Systemic Risk Buffer. Reso possibile dall’ordinamento europeo, questo “cuscinetto” dell’1% delle esposizioni domestiche ponderate proteggerebbe gli istituti di credito dal rischio di shock sistemici, anche esterni al contesto finanziario. La sua introduzione avverrebbe gradualmente, con l’obbligo di stabilire una riserva dello 0,5% entro dicembre di quest’anno, aggiungendo poi il restante 0,5% entro giugno 2025.

Il ritorno del rischio finanziario

Nonostante questa prima avvisaglia, per ora la situazione resta invariata, tanto per gli operatori quanto per i risparmiatori. La misura di Bankitalia arriva in un contesto ancora fortemente favorevole agli istituti di credito, che non a caso prevedono bilanci record nel 2024. «La nostra sfida sarà quella di andare oltre questi risultati record, continuando la performance degli ultimi tre anni», ha affermato Andrea Orcel, AD di UniCredit.

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📸 Credits: Canva

Studente, da sempre appassionato di temi finanziari, approdo a Il Bollettino all’inizio del 2021. Attualmente mi occupo di banche ed esteri, nonché di una rubrica video settimanale in cui tratto temi finanziari in formato "pop".