venerdì, 3 Maggio 2024

Soldi in più in busta paga: ci saranno ancora nel 2025?

Sommario

Che fine faranno il taglio al cuneo fiscale, l’accorpamento degli scaglioni Irpef e il bonus mamma? Le misure dovevano essere confermate nelle buste paga anche per il 2025, ma per ora il dubbio resta. Il motivo è che il Def, documento di Economia e Finanza, è rimasto a questo giro monco. All’interno dell’edizione 2024 sono pubblicate le cifre tendenziali ma mancano indicazioni esplicite sulla programmazione della politica economica. In sostanza, su quanto denaro pubblico ci sia a disposizione per le singole aree di investimento.

Servono oltre 15 miliardi

Sono 9,9 i miliardi che la legge di Bilancio 2024 ha destinato al taglio del cuneo fiscale; 4,3 quelli per la nuova Irpef accorpata nei primi due scaglioni e attualmente al 23% fino a 28mila euro di reddito. Circa un miliardo è andato invece nelle misure a sostegno della genitorialità, tra cui il bonus mamma. Una serie di misure che stanno portando a buste paga più pesanti per gli italiani, fino a circa 1300 euro annui in più. Ma le coperture finanziarie ci sono solo tecnicamente fino al 31 dicembre di quest’anno.  

Lo spettro del Patto di stabilità

In Europa tornerà in vigore il Patto di stabilità, sospeso con la pandemia. E con lui anche le procedure di infrazione per eccesso di deficit contro l’Italia, che con tutta probabilità non riuscirà a contenere le spese mantenendole al di sotto del 3% del Pil come richiedono le regole fiscali europee. Questa la ragione che ha spinto alla presentazione di un Def semivuoto, ha fatto sapere il Governo, onde evitare di dover fare poi passi indietro. C’entrano però anche altri dati negativi. La crescita economica, che è inferiore al previsto, stimata intorno all’1% e al di sotto delle attese pari all’1,2%. Il debito pubblico in salita, pari al 137,8% del Pil. E infine i bonus edilizi, il cui valore è ulteriormente cresciuto, toccando quota 220 miliardi.

Che cosa è il Def

È lo strumento di programmazione finanziaria del governo, che deve presentarlo al Parlamento entro il 10 aprile di ogni anno. Il documento contiene tutti gli obiettivi di bilancio. Va approvato dalla Camere, acquisendo così validità giuridica. A definirlo è la legge 39/2011.

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📸 Credits: Canva

Giornalista professionista, classe 1981, di Roma. Fin da piccola con il pallino del giornalismo, dopo la laurea in Giurisprudenza e qualche esperienza all’estero ho cominciato a scrivere per i giornali, quasi sempre online. All’inizio di cinema e spettacoli, per poi passare a temi economici, soprattutto legati al mondo del lavoro. Settori di cui mi occupo anche per Il Bollettino.