Dipendenti di Panini Durini a casa, ma agli amministratori va un aumento dei compensi. A leggere il bilancio della società Pancioc, proprietaria di Panini Durini, fallita dallo scorso 4 marzo, si scopre che i compensi per gli amministratori della società sono passati da 219.817 del 2021 a 277.458 dell’anno dopo. I soldi in più sono 57.641 euro. Eppure motivi per premiare i manager non sembra ce ne fossero, visti i risultati.
Perdite per oltre due milioni
«Signori Soci, l’esercizio chiude con un risultato negativo pari a euro 2.117.827» si legge nell’ultimo bilancio depositato, lo scorso 31 dicembre 2022. Una situazione di difficoltà quindi nota da tempo, ben prima del post su Instagram dello scorso 4 marzo in cui si annunciava la chiusura della storica panineria milanese.
A spasso 70 dipendenti
Dall’oggi al domani finiscono per strada e senza stipendio 70 dipendenti, a cui viene offerta la sola possibilità di usufruire delle ferie maturate. Ma la stessa società incaricata di revisionare l’ultimo bilancio, EY, aveva espresso perplessità sulla capacità dell’azienda di restare in piedi: «Il presupposto della continuità aziendale risulta soggetto alle significative incertezze legate al raggiungimento dei risultati del budget».
La crisi dopo la pandemia
Improbabile, come poi si è dimostrato, «il sensibile incremento dei ricavi a partire dal quarto trimestre del 2023, entro giugno 2024». Nonostante l’aumento di capitale di 700mila euro, troppo pesante il debito lasciato da pandemia e costi energetici e delle materie prime alle stelle, sottolinea il documento.
Il fallimento di California Bakery
Collegato alla chiusura di Panini Durini, c’è anche un altro fallimento, da ben 20 milioni di euro. Si tratta di California Bakery (con locali ancora aperti perché la proprietà è passata al Gruppo Ten Food & Beverage). Il marchio è stato fondato dall’imprenditore Marco D’Arrigo, a capo di una galassia di imprese e noto per la partecipazione al reality show Boss in Incognito.
La CEO a processo
Finito a processo per bancarotta fraudolenta, è appena stato condannato a 4 anni e 4 mesi con rito abbreviato. Tra le contestazioni a suo carico, prelievi dai conti societari, falsificazione di scritture contabili e debiti verso l’Erario. Sul banco degli imputati, ma poi assolta, era finita anche Maria Luisa Castiglioni, manager di D’Arrigo e CEO di Panini Durini. A novembre 2023 le erano però state revocate le deleghe a causa dei crescenti malumori nei confronti della sua gestione.
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