giovedì, 2 Maggio 2024

Filiali bancarie in ritirata, un terzo in meno in dieci anni

DiIlaria Mariotti

18 Aprile 2024 , ,
Sommario

Sportelli bancomat sempre più introvabili e filiali bancarie ridotte al lumicino. Si chiama desertificazione bancaria, fenomeno che in Italia ha preso piede da circa un decennio. Per i cittadini si traduce nella mancanza di un presidio territoriale a cui rivolgersi per versare o ricevere denaro. In un Paese, come l’Italia, dove l’Internet banking è per di più scarsamente utilizzato: lo fa solo il 51% degli abitanti, contro oltre il 70 di Spagna e Francia. 

I numeri

Dai dati dell’Unione nazionale di imprese Unimpresa, emerge come dal 2014 al 2023 il numero di filiali bancarie sia crollato del 34%. Le chiusure sono state 10.579. Anche i dipendenti del comparto sono di conseguenza diminuiti, per un valore pari al 14%, facendo registrare 42.170 posizioni in meno. «La ritirata dai territori è costante e progressiva» segnala lo studio. Secondo l’Osservatorio First Cisl sulla desertificazione bancaria, ci sono 4 milioni e 400 mila persone e 225mila imprese che risiedono in comuni privi di una qualunque banca.

Il record lombardo

È la Lombardia la Regione in cui le banche hanno chiuso di più nel 2023. Nell’ultimo anno hanno abbassato le saracinesche 203 filiali. Ma la variazione negativa si registra in tutto il Paese. Le Marche sono la Regione dove gli istituti di credito hanno maggiormente battuto in ritirata dall’anno 2022, segnando un -6,9%. Seguono Abruzzo (-5,13%) e Calabria (-5,1%). Nel Lazio la riduzione in due anni è stata del 3,98%, mentre in Emilia Romagna del 2,67. Resiste la Valle d’Aosta, con chiusure pari solo all’1,47%.

Tutto via app?

Dove sono più assenti gli sportelli bancari è anche inferiore l’utilizzo dell’Internet banking, sottolinea l’osservatorio First Cisl. Non è dunque il web a togliere lavoro alle sedi fisiche. «La cura dimagrante del settore si spiega con la sola esigenza di ridurre i costi operativi per incrementare i margini di profitto» afferma il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora. «Le banche sono un presidio di legalità e rappresentano un pilastro per la nostra economia, oltre a essere un servizio pubblico essenziale». L’ennesimo che viene a mancare per chi è avanti con gli anni o non è attrezzato sotto il profilo tecnico.

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Giornalista professionista, classe 1981, di Roma. Fin da piccola con il pallino del giornalismo, dopo la laurea in Giurisprudenza e qualche esperienza all’estero ho cominciato a scrivere per i giornali, quasi sempre online. All’inizio di cinema e spettacoli, per poi passare a temi economici, soprattutto legati al mondo del lavoro. Settori di cui mi occupo anche per Il Bollettino.