giovedì, 16 Maggio 2024

Lavoratori del commercio, in arrivo 240 euro in più in busta paga

Sommario

In Italia si guadagna troppo poco. Gli stipendi ristagnano, eppure il dibattito sul salario minimo sembra sparito dall’agenda politica. Nel nostro Paese la quasi totalità (il 97,8%) delle imprese con più di 10 dipendenti, escluso il settore agricolo, applica almeno un contratto collettivo nazionale (dato ISTAT). Una soluzione per alzare i salari quindi ci sarebbe, ed è rinnovando la contrattazione collettiva.

Il rinnovo del contratto del commercio

Saranno 3 milioni i lavoratori coinvolti dal recente rinnovo del contratto nazionale del commercio, stipulato tra Confcommercio e Confesercenti con Filcams, Fisascat e Uiltucs. Le categorie coinvolte sono elencate all’articolo 13 dello stesso contratto. Tra le nuove regole, in vigore da aprile 2024 a marzo 2027, è previsto un aumento di 240 euro, ma solo per chi è inquadrato nel quarto livello. Gli importi saranno suddivisi in 6 tranche:

  • 30 euro a partire dal 1° aprile 2024;
  • 70 euro dal 1° aprile 2024;
  • 30 euro dal 1° marzo 2025;
  • 35 euro dal 1° novembre 2025;
  • 35 euro dal 1° novembre 2026;
  • 40 euro dal 1° febbraio 2027.

In più ci sarà una Una Tantum aggiuntiva di 350 euro, distribuita in due pagamenti da 175 euro a luglio 2024 e a luglio 2025. A conti fatti si tratta di 7mila euro in più in un quadriennio.

Un’esistenza libera e dignitosa

I minimi tabellari fissati all’interno dei CCNL sono il riferimento preso dai giudici del lavoro in caso di contenzioso giudiziario. Obiettivo è in quei casi accertare se le retribuzioni rispettano l’articolo 36 della Costituzione, secondo cui «Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa».

I CCNL vigenti

A dicembre 2023 risultavano depositati e vigenti 1.033 CCNL, di cui 971 del settore privato, 18 del pubblico e 44 accordi economici che riguardano autonomi e parasubordinati. Il numero complessivo di lavoratori in attesa di rinnovo è oggi di circa 5 milioni, mentre lo scorso anno erano circa 7,7 milioni, come indica il Cnel.

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📸 Credits: Canva

Giornalista professionista, classe 1981, di Roma. Fin da piccola con il pallino del giornalismo, dopo la laurea in Giurisprudenza e qualche esperienza all’estero ho cominciato a scrivere per i giornali, quasi sempre online. All’inizio di cinema e spettacoli, per poi passare a temi economici, soprattutto legati al mondo del lavoro. Settori di cui mi occupo anche per Il Bollettino.