I dati macro US spingono le azioni a grande capitalizzazione a registrare la migliore performance da oltre un mese a questa parte. Infatti, hanno recuperato le perdite dovute al sell-off di inizio agosto. La performance è stata guidata da un periodo di dati favorevoli sui prezzi alla produzione, sui prezzi al consumo, sulle vendite al dettaglio e sulle richieste di disoccupazione. Ciò contribuisce a placare i timori di rallentamento del Mercato suscitati dal rapporto sui posti di lavoro di fine luglio. I prezzi risultano in linea o inferiori alle aspettative, le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione risultano più basse e la misura di controllo delle vendite al dettaglio ha triplicato le previsioni.
Il calo dell’inflazione
Le recenti preoccupazioni per la recessione dell’economia statunitense dunque sembrerebbero risultare eccessive. L’inflazione continua la sua graduale discesa e l’ottimismo delle imprese registra una tendenza al rialzo. A causa di una crescita più contenuta dei prezzi dei fattori produttivi e a una spesa al consumo costante.
I prezzi al consumo sono aumentati dello 0,2% a luglio, in linea con le aspettative. Il modesto aumento mensile è stato sostenuto da un’inflazione alimentare ed energetica contenuta. La maggior parte dell’aumento è stata quindi trainata dai servizi di base, in particolare da un aumento più forte del previsto dei prezzi degli alloggi. I beni di base hanno continuato il loro percorso deflazionistico, scivolando dello 0,3%; trascinati al ribasso da un forte calo dei prezzi dei veicoli usati. Questo risultato ha portato l’IPC principale a scendere di un decimo al 2,9% su base annua a luglio. È la prima volta che l’inflazione scende sotto il 3% da marzo 2021.
I dati più forti hanno spinto i rendimenti al rialzo sulla parte breve della curva dei rendimenti degli US treasury bonds, attenuando l’inversione della curva dei tassi. I rendimenti del titolo a 2 anni si stanno assestando intorno al 4%. Mentre, il rendimento del titolo a 10 anni è più basso di soli 20 punti base alla data della rilevazione attuale. Nel secondo trimestre l’inversione della curva sul segmento di curva a 2-10 anni si era attestata in media su 40 punti base.
La FED
Sebbene il quadro della crescita appaia solido, è improbabile che il dibattito sul grado di allentamento della politica monetaria quest’anno si risolva fino a quando non si avrà maggiore chiarezza sul Mercato del lavoro con la pubblicazione del rapporto sui posti di lavoro di agosto. I recenti dati su quest’ultimo e sull’inflazione lasciano alla Federal Reserve la possibilità di tagliare i tassi di interesse alle proprie condizioni. I Mercati dei futures prevedono quasi il 100% di probabilità di un taglio di 25 punti base e circa il 25% di 50 punti base, sono sempre più diffuse le dichiarazioni dei governatori delle banche centrali che le condizioni del credito rigide troppo a lungo avrebbero un impatto negativo sul Mercato del lavoro.
E proprio questo argomento sarà il più monitorato dagli investitori nel seguire il simposio economico dei banchieri centrali della Fed, organizzato come ogni anno, a Jackson Hole. Al summit come di consueto partecipa non solo il governatore della Fed Jerome Powell ma anche i banchieri centrali di tutto il mondo.
Cosa succede in Europa?
L’economia dell’Eurozona ha mostrato un migliore slancio all’inizio del 2024, con una crescita del PIL dello 0,3% su base trimestrale sia nel 1° che nel 2° trimestre. Il rallentamento dell’inflazione complessiva, la continua crescita dell’occupazione e il miglioramento dei redditi reali hanno contribuito al consolidamento della crescita dell’Eurozona.
Tuttavia, negli ultimi mesi i sondaggi sul sentiment si sono attenuati. A causa del perdurare dei venti contrari nel settore manifatturiero tedesco e forse anche dell’incertezza temporanea legata alle recenti elezioni francesi, per il mese di agosto, le previsioni per i sondaggi PMI dell’Eurozona sono ancora contrastanti con il PMI manifatturiero che dovrebbe recuperare e il PMI dei servizi che dovrebbe risultare in calo. ©
Articolo tratto dal numero dell’1 settembre 2024 de il Bollettino. Abbonati!
📸 Credits: Canva