sabato, 5 Ottobre 2024

Paesi sviluppati e in via di sviluppo: cosa cambia?

Se guardiamo alla lista delle grandi potenze globali che fanno parte del G7, saltano subito all’occhio alcuni illustri esclusi. Dei sette fanno parte USA, Germania, Giappone, Regno Unito, Francia, Italia e Canada, ma non, ad esempio, Cina, India o Russia.

Eppure, ciascuno di questi tre Paesi fa parte della top dieci dei Paesi con il PIL più alto al mondo: la Cina è al secondo posto, l’India al quinto e la Russia all’ottavo. Perché, dunque, questa esclusione?

La ragione è legata soprattutto a fattori di sviluppo.

Cina e India

La Cina, colosso economico globale, ha un reddito medio fermo ad appena 9.015 dollari annui, una cifra nemmeno paragonabile a quelle dei vicini in classifica: i primi, gli Stati Uniti, totalizzano una media di oltre 59mila dollari, mentre il Paese al terzo posto, la Germania, raggiunge i 42.982 dollari annui. L’ISU del Paese, invece, si ferma a 0,788 punti.

Quanto all’India, il contrasto è ancora maggiore, con un reddito medio che nel Paese si ferma a 1.916 dollari all’anno, il che lo rende uno dei Paesi più poveri in assoluto. A questo si aggiunge un ISU di appena 0,644 punti e un’economia ancora in gran parte arretrata e ampiamente legata ai combustibili fossili, in particolare il carbone.

L’eccezione della Russia

La Russia, per il suo ISU da 0,822 punti potrebbe di per sè entrare, anche se di stretta misura, nel club dei Paesi sviluppati. Ma un reddito medio solo di poco superiore ai 9mila dollari annui e un’economia che l’IMF esclude da quelle avanzate contribuiscono a tagliarla fuori.

Il problema geopolitico

A livello tecnico, dunque, l’esclusione di questi Paesi dal G7 ha un significato. Ma da un punto di vista di rilevanza geopolitica, militare e perfino economica, questa classificazione rischia di essere un fattore di divisione e, in ultima analisi, di squalificare le decisioni del gruppo.

Non a caso, l’ultimo periodo ha visto il nascere di raggruppamenti alternativi a quello occidentale, ad esempio attraverso un gruppo BRICS rinforzato, in risposta all’ostinata esclusione dei Paesi in via di sviluppo dalle decisioni di politica internazionale.

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📸 Credits: Canva

Da sempre appassionato di temi finanziari, per Il Bollettino mi occupo principalmente del settore bancario e di esteri. Curo una rubrica video settimanale in cui tratto temi finanziari in formato "pop".