Per il Mercato dei vini pregiati da investimento e per i risultati di molte aziende del settore, il 2024 è stato un anno di alti e bassi. Con molta volatilità dei valori e una tendenza generale al ribasso. Sono ancora poche le cantine premium quotate in Borsa, tra queste, ad esempio, c’è Masi Agricola – quotata all’Euronext Growth di Piazza Affari –, con una capitalizzazione di circa 146 milioni di euro.
In questo caso, gli alti e bassi sono stati evidenti. Il titolo azionario è sceso di circa il 2% nell’ultimo mese, del 9% nel primo semestre e del 4% in media nel corso dell’anno. La volatilità del titolo è stata quindi complessivamente del 28%. I ricavi del primo semestre sono stati di 30,2 milioni di euro, in calo dell’8,8% rispetto ai 33,1 milioni del primo semestre 2023. Innanzitutto per effetto di un generalizzato rallentamento delle vendite in quasi tutto il settore.
Un’altra azienda quotata nel listino EGM della Borsa milanese è Italian Wine Brands: in questo caso la volatilità media del titolo è stata del 21%. Ma con risultati delle quotazioni ampiamente positivi: nell’ultimo mese il valore delle azioni è cresciuto di oltre il 5%, è aumentato del 20% nel semestre e del 33% complessivamente dall’inizio dell’anno. I ricavi nel primo semestre sono stati pari a 50,3 milioni di euro, in aumento del 5,2% rispetto ai 47,8 milioni di un anno prima.
Un vero campione del settore dei vini da investimento è la cantina spagnola Baron de Ley. Vanta una capitalizzazione di circa 448 milioni di euro. Quotata alla Borsa di Madrid, anche il suo titolo non è in gran forma. Da gennaio è sceso di circa il 3,5%, con un tonfo particolarmente acuto, del 5,3%, nel primo semestre, per poi recuperare leggermente. La volatilità, in media, ha raggiunto il 18%. ©️
Articolo tratto dal numero del 15 novembre 2024 de Il Bollettino. Abbonati!
📸 Credits: Canva