Il Sei Nazioni dell’Italrugby parte dal BT Murrayfield Stadium di Edimburgo contro la Scozia, in una sfida da tutto esaurito. I protagonisti in campo e fuori rimangono i giocatori, soprattutto le grandi stelle. Ma chi sono i più pagati di tutto il torneo? Al primo posto c’è Owen Farrell dell’Inghilterra, con un ingaggio netto di circa 1,4 milioni di euro all’anno. Seconda posizione per Finn Russell della Scozia, prossima avversaria degli Azzurri. Il giocatore del Leaving Racing 92 percepisce un ingaggio di 1,1 milioni di euro. Ultimo gradino del podio per Maro Itoje dell’Inghilterra, che percepisce 950.000 euro a stagione. Degli italiani, il giocatore più pagato rimane Ange Capuozzo, stella del club francese Stade Toulousain che guadagna circa 240.000 euro.
Quanto valgono le squadre in gara
E a livello di team? Sorride l’Italrugby, nella top 10 delle squadre col valore più alto (22 milioni di euro). La Nazionale ha confermato lo scorso anno ricavi superiori ai 41 milioni di euro. Di questi, il 61% – pari a oltre 25 milioni di euro – arriva dalla partecipazione alle manifestazioni internazionali (come il Sei Nazioni). L’Inghilterra rimane la squadra europea di rugby col brand value più alto, ossia circa 264 milioni di dollari (dietro solo agli All Blacks). In forte crescita anche la Francia, con un marchio che vale 159 milioni di dollari. L’Irlanda parte poco sotto a 150 milioni di euro, ma vuole sfruttare la sua nuova generazione di talenti per puntare alle primissime posizioni. Così come il Galles, che vanta un valore di brand di 132 milioni di dollari. Infine la Scozia, ottava nella top 10 con 54,2 milioni di dollari.
Montepremi del Sei Nazioni in crescita
Il torneo vanta un montepremi da record, pari a circa 20 milioni di euro da dividere tra le squadre partecipanti. In base ai risultati delle singole partite e al piazzamento finale in classifica. Per i vincitori, è previsto un premio di 7,6 milioni di euro. I secondi ricevono 4,1 milioni di euro, mentre per i terzi sono previste entrate di 2,9 milioni. E poi 2,3 milioni per i quarti, 1,7 milioni per i quinti e 1,1 milioni per i sesti.
Gli sponsor della competizione
Ogni anno, circa 185 milioni di appassionati di rugby seguono il Sei Nazioni in TV o dal vivo. Numeri in aumento, capaci di attirare sponsor sempre più importanti. Tra cui Guinness, Title Partner della competizione che ha firmato nel 2018 un contratto pluriennale da oltre 50 milioni di sterline. Cui si aggiunge la recente collaborazione con BKT, azienda di pneumatici che ha annunciato un piano industriale per superare soglia 2 miliardi di dollari di fatturato entro il 2026. E poi ancora Breitling, brand di orologi di lusso che nel 2023 ha lanciato una linea personalizzata coi colori dei team partecipanti. Al costo di quasi 8.000 euro.©
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