martedì, 30 Aprile 2024

CALCIO, INTER campione d’Italia: lo scudetto è costato 330 milioni di euro

Sommario

Ventidue milioni di euro netti in due anni ad Antonio Conte e 307,8 mln per costruire l’undici titolare. L’Inter vince lo scudetto e il 19° campionato di Serie A nella storia del club nerazzurro è costato circa 330 milioni. Si tratta della somma tra i cartellini dei giocatori più rappresentativi e l’ingaggio dell’allenatore, vero artefice dell’impresa e per questo inserito nel conteggio con il suo stipendio da 11 mln all’anno più bonus. 

L’undici scudetto

Si va dai 15 milioni di euro spesi per il portiere e capitano Samir Handanovic nel 2012 ai 40 mln sborsati la scorsa estate per Achraf Hakimi dal Real Madrid. Il più caro? Romelu Lukaku, costato 74 milioni di euro nel 2019. I veri affari sono il regista difensivo Stefan De Vrij, arrivato a parametro zero nel 2018, e Marcelo Brozovic, pagato solo 8 mln alla Dinamo Zagabria tra prestito e diritto di riscatto. Ma anche i 25 milioni per Lautaro Martinez sembrano pochi rispetto al valore attuale dell’argentino, di fatto triplicato in sole tre stagioni. Il lavoro della società nerazzurra è partito da lontano, ma ha avuto un’accelerata negli ultimi due anni con Conte in panchina. L’allenatore ha fatto crescere, nel valore e nel rendimento, tutti gli interpreti. In particolare ha plasmato Nicolò BarellaAlessandro Bastoni. Il centrocampista è arrivato dal Cagliari per 39,7 mln e oggi ne vale 60. Il difensore, prelevato dall’Atalanta per 31,1 mln quando era soltanto un ragazzino, oggi costerebbe 55 milioni di euro. La formazione tipo è completata da Milan Skriniar (34 mln alla Sampdoria), Christian Eriksen (27 mln al Tottenham) e Ivan Perisic (14 mln al Wolfsburg): per allestirla l’Inter ha speso 307,8 milioni di euro. Oggi i magnifici undici valgono 487,5 mln.

Foto Twitter Inter

Il valore della rosa e del club

Se si guarda la rosa al completo con tutte le riserve, il valore d’acquisto lievita a 618,30 milioni di euro. La società nerazzurra ha speso 417 mln per assicurarsi i 24 giocatori campioni d’Italia 2020-2021. Conte ha grandi meriti, ma anche la società presieduta da Steven Zhang ha fatto un salto di qualità. Nella classifica dei club più ricchi al mondo stilata da Forbes il club nerazzurro è al 14° posto, con una crescita dell’11% negli ultimi due anni. Il valore stimato è di 743 milioni di dollari, circa 617,4 mln di euro al cambio attuale. I ricavi nel 2019-2020 hanno superato quota 268 milioni di euro, mentre il reddito operativo è salito a 10,8 mln

Gli scenari futuri tra prestiti e sponsor

L’Inter vince lo scudetto ma il punto debole resta il valore del debito, che Forbes calcola all’8%. Un saldo negativo che Zhang proverà a risolvere con il maxi prestito di Bain Capital (Oaktree sembra essere più defilata). Il fondo d’investimento statunitense dovrebbe versare 250 milioni di euro a Great Horizon, la società lussemburghese che Suning utilizza per gestire l’Inter. Sarà la controllante a indebitarsi con Bain: in questo modo l’Inter non aumenta l’esposizione verso i soci e può far respirare le sue casse, messe a dura prova dalla pandemia da Covid-19 e dallo stop agli investimenti imposto dal governo di Pechino. Il fondo americano investe nel club e nel suo brand in crescita, sperando che i successi in Italia possano essere seguiti da quelli in Champions League. Se poi Suning non dovesse rispettare le scadenze per restituire il prestito, Bain Capital potrà esercitare il diritto di pegno sulle azioni. Più o meno quanto accaduto in passato ai “cugini” del Milan con il fondo Elliot.

Steven Zhang (Foto Inter.it)

Zhang, appena rientrato in Italia giusto in tempo per festeggiare il primo scudetto da presidente, ha un’agenda fitta nelle prossime settimane. Intanto è alla ricerca di un nuovo main sponsor, visto che la partnership ultraventennale con Pirelli si concluderà alla fine di questa stagione sportiva. L’obiettivo è seguire le orme di top club come il Manchester United, che dal 2021-2022 sostituirà Chevrolet con l’azienda di software tedesca Team Viewer. Un accordo da 64,9 milioni di dollari l’anno per un totale di 325 fino al 2025-2026. E poi c’è sempre in ballo la questione del nuovo stadio a San Siro: un impianto di proprietà, da condividere con il Milan, aumenterebbe valore e profitti. Il progetto è ancora in stand by: il Comune ha chiesto garanzie a Suning e non ha ancora dato il via libera. 

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Laureato in Economia, Diritto e Finanza d’impresa presso l’Insubria di Varese, dopo un'esperienza come consulente creditizio ed un anno trascorso a Londra, decido di dedicarmi totalmente alla mia passione: rendere la finanza semplice ed accessibile a tutti. Per Il Bollettino, oltre a gestire la rubrica “il punto sui Mercati”, scrivo di finanza, crypto, energia e sostenibilità. [email protected]