lunedì, 23 Giugno 2025

MotoGP, al Mugello ci sono i milioni in pista. Il giro d’affari dell’appuntamento in Italia

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Domenica 22 giugno la MotoGP fa tappa al Mugello, si scaldano i motori per l’atteso Gran Premio d’Italia 2025. La gara di oggi non è solo uno spettacolo sportivo, ma un’importante fonte di guadagno per la Regione Toscana e per tutta l’Italia. Il circuito ha vissuto anni bui dopo l’addio alle competizioni di Valentino Rossi, ma ora torna a essere in prima fila. L’impatto economico del circuito stimato per tutto l’anno supera agilmente i 23 milioni di euro tra ricavi diretti, indiretti e indotti.

La crescita del Mugello

Un vero e proprio motore di guadagno per la Regione Toscana e non solo, il circuito del Mugello è da tempo un punto di riferimento per tutto il motorsport del Paese. Oltre al weekend di gara della MotoGP, durante l’anno si contano almeno 15 eventi motoristici ospitati, per oltre 250 giorni di attività tra test e gare di auto e moto. Il trend è in forte crescita, in linea con lo sviluppo che tutto il settore dei motori vive a livello globale. Oggi vale oltre 5 miliardi di dollari e ha una crescita media del +7% annuo.

Il business globale della MotoGP

La forte crescita della MotoGP è testimoniata dai circa 500 milioni di euro di ricavi registrati nelle ultime due stagioni. In media, ogni Gran Premio richiama oltre 3 milioni di spettatori in tutto il Mondo, https://www.ilbollettino.eu/2025/05/15/bagnoli-rossi-fapav-pirateria-calcio-attiva-una-filiera-illegale/. Numeri positivi che spingono l’organizzazione a investire in infrastrutture e a creare migliaia di posti di lavoro. Ne è un esempio lampante il GP di Catalunya in Spagna, che ogni anno incide per cifre che vanno dai 125 ai 300 milioni di euro.

I piloti e le scuderie quotate in Borsa

I veri protagonisti sono però piloti e scuderie. In vista del GP del Mugello, gli occhi saranno tutti sull’italiano Pecco Bagnaia e sulla sua Ducati. Il pilota guadagna circa 7 milioni di euro a stagione, preceduto solo dagli spagnoli Marc Márquez e Fabio Quartararo che ne guadagnano 12. Ben al di sotto gli altri due spagnoli Jorge Martin, Maverick Vinales e il francese Johann Zarco, che hanno ingaggi tra i 4,2 e i 4 milioni di euro annui. Il meno pagato? Il rookie spagnolo Fermin Aldeguer con circa 300.000 euro. Sorride ance il gruppo Ducati, quotato in Borsa a New York e capace nel 2024 di chiudere con oltre 1 miliardo di dollari di ricavi e un EBIT di 91 milioni.©

📸Credits: Canva

Sempre pronto a rinnovarmi e ad approfondire ogni giorno i temi che mi appassionano, credo che il giornalismo abbia una responsabilità enorme nella società. Per il Bollettino scrivo di sport e tecnologia, mi occupo anche di economia, attualità, musica e cinema.