venerdì, 29 Marzo 2024

Giovanni Mannucci, Antares Advisory: «Un fondo per tutelare il settore della moda italiana in tutto il mondo»

DiSimona Sirianni

15 Settembre 2020 , ,

Un nuovo fondo per aiutare il settore della moda, punto di forza del Sistema Italia, finalizzato al supporto delle aziende che si trovano in tensione finanziaria e in difficoltà economiche. In un momento molto delicato per il segmento del Lusso & Lifestyle, Antares Advisory, azienda specializzata in private equity e private debt, mette a disposizione del comparto circa 300 milioni di euro. Di cui 50 milioni di nuova finanza apportata da investitori privati e 250 milioni di crediti UTP (che difficilmente verranno rimborsati) conferiti dalle banche. La durata prevista del Fondo è di sei anni.

«La capacità creativa, il gusto, l’attenzione al dettaglio sono elementi distintivi del fashion e dello stile italiano conosciuto e richiesto in tutto il mondo, che dobbiamo valorizzare con forza e tutelare e in un contesto globale in forte cambiamento», dice Giovanni Mannucci, socio e Responsabile del Team Operativo del fondo. L’industria italiana del Lusso & Lifestyle è rappresentata da oltre 66,000 aziende che generano complessivamente un fatturato di circa 95 miliardi attraverso 500mila addetti, costituendo un asse portante del sistema manifatturiero europeo.

«La creazione di questo Fondo – sottolinea Angelo Bonissoni (CBA) – non è soltanto volta a rimuovere tensioni finanziarie o inefficienze economiche, ma anche a ridisegnare un segmento del mercato tenendo conto delle nuove traiettorie che l’economia globale ci prospetta». 

La definizione degli interventi sulle società target del fondo sarà affidata ad una cabina di regia composta da manager con molteplici responsabilità funzionali. Diversi gli obiettivi da raggiungere nelle intenzioni, primo fra tutti il recupero e la valorizzazione delle aziende Italiane attraverso la gestione della crisi, con benefici per gli stakeholder e quindi sia per le banche che per l’erario. Ma non solo: si cercherà di salvaguardare l’occupazione e preservare quella filiera produttiva unica e straordinaria che è il Made in Italy.