Il nuovo mercato dell’Intelligenza Artificiale è la Corea del Sud, considerata un vero e proprio trend-setter a livello globale nel digital, con una internet adoption pari al 96% (primo paese al mondo) e un tasso di vendite online del 14.7% contro il 14.1% della media mondiale.
«L’intelligenza artificiale (AI) in Italia si sta facendo strada soprattutto nei settori produttivi, con un mercato tra software, hardware e servizi che nel 2019 ha raggiunto il valore di 200 milioni di euro, di cui il 78% commissionato da aziende italiane e il 22% come export», spiega Francesco Magagnini CEO di Kellify, la prima società italiana a portare l’Artificial Neuroscience nel paese asiatico.
L’Italia rincorre, ma nel mondo sta avanzando invece a grandi passi. Quali sono i mercati più all’avanguardia?
«Big del settore sono senz’altro gli Stati Uniti, dove, secondo Market Research, il mercato supererà i 2,2 miliardi di dollari entro il 2025. Ma, in generale, secondo i dati, il mercato potrebbe raddoppiare i tassi di crescita economica annuale entro il 2035. L’impatto delle tecnologie dell’Intelligenza Artificiale sul business aumenterà la produttività del lavoro fino al 40% cambiando radicalmente il modo in cui viene svolto il lavoro e rafforzando il ruolo delle persone per guidare la crescita nel business».
Parlando di dati…
«Nel 2020 il mercato dell’AI ha un valore stimato di 62,4 miliardi di dollari, con previsioni che lo proiettano a superare i 730 miliardi di dollari nel 2027 (CAGR 2020-2027 pari a 42.2%). Trend confermato anche dalle stime di Tractica Research, secondo le quali gli investimenti in AI sono destinati ad aumentare considerevolmente raggiungendo i 90 miliardi annui nel 2025».
Quali sono i settori che trainano il mercato?
«Sicuramente Advertising & Media, Financial Services & Insurance, Retail, Healthcare. Mentre in termini di applicazione i principali trend sono invece rappresenti da Predictive Analytics, Real-Time Marketing Activities, Customer Support, Cyber Security, Facial Recognition».
E la Corea del Sud quindi è il nuovo mercato emergente?
«Ad oggi il mercato del retail e-commerce sudcoreano ha un valore pari a 70,4 billion di dollari e ci si attende una crescita annua parti di 6.5% (2020-2025 CAGR). E queste caratteristiche rendono la Corea del Sud un territorio ideale per chi, come Kellify, trova applicazione naturale negli ecosistemi digitali. Inoltre, la Corea rappresenta un paese leader a livello mondiale nel beauty & personal care, segmento in cui l’impatto visivo delle immagini è di fondamentale importanza, i cui conglomerati (AmorePacific $4.5b di fatturato nel 2019, Dr.Jart $0.5b) hanno spinto le revenue di settore a valere 11.4 billion di dollari nel 2020, con proiezioni di crescita annua pari al 4.7% (CAGR 2020-2025)».
Kellify a ottobre ha aperto una sede a Seoul
«La città risulta essere infatti uno dei primari hub a livello mondiale in quanto competenze tech e digital, capace di attirare i migliori talenti a livello mondiale. Basti pensare che ad oggi la città è sede di oltre 8.500 startup, 85 acceleratori e ha già visto nascere 10 unicorni (il governo coreano stima di raddoppiare questo numero entro la fine del 2022), cifre destinate ad aumentare sensibilmente anche in vista dei 10 billion che il governo metropolitano di Seoul prevede di investire nel proprio startup ecosystem».
La science startup, fondata nel 2017 da Francesco Magagnini e Fabrizio Malfanti ha sviluppato un modello che utilizza la matematica e l’intelligenza artificiale per stimolare le passioni dei potenziali clienti attraverso immagini e forme. Dalla sua nascita Kellify ha raccolto oltre 3 milioni di dollari da business angels e imprenditori e nel piano industriale prevede una forte espansione nella regione Asia Pacific, con tech e business hub anche in Giappone, già da fine 2020. Obiettivo sfondare i 25 milioni di ebitda nel 2024.
«C’è un altro fattore interessante che caratterizza il mercato coreano – conclude Magagnini – da tenere in considerazione: la presenza di svariati conglomerati, come Samsung attiva in oltre 10 settori, che gioca un ruolo fondamentale nel facilitare la crescita di società come la nostra nel mercato. Acquisire come cliente un’azienda che fa parte di un conglomerato diminuisce drasticamente lo sforzo commerciale e le tempistiche».