sabato, 9 Novembre 2024

Fintech unicorns: boom nel 2021. Spiccano Stripe, Nubank e One97 Communications

Il 2021 è l’anno delle Fintech unicorns. A oggi sono 20 le aziende del settore che si sono aggiunte a questa esclusiva categoria, portando il conteggio totale a 96 società per un valore stimato complessivo di circa 404 miliardi di dollari, stando ai dati di CB Insights. E se già aveva stupito osservare come, nell’anno della pandemia e del freno ai nuovi investimenti, si fossero già aggiunti al novero ben 19 nuovi elementi, i dati di questo trimestre non possono non sorprendere.

A quanto pare, la crisi non solo non ha rallentato, ma sembra accelerare gli irrefrenabili ritmi di crescita della finanza digitale, la cui punta di diamante è costituita proprio dalle Fintech unicorns. In generale, una unicorn è una società privata con valutazione superiore al miliardo di dollari, fatto di per sé estremamente raro, da cui la denominazione di “unicorno”. La categoria è composta per lo più da startup ipertrofiche o imprese, uscite dalla fase di startup, ma che non hanno ancora effettuato un’IPO: il comune denominatore è comunque una forte tendenza espansiva e, molto spesso, la provenienza dal mondo tech e dell’innovazione digitale.

Nello specifico, tra gli unicorni fintech spicca il colosso americano Stripe, la piattaforma di online payment che in un anno ha quasi triplicato il suo valore a 95 miliardi di dollari, seguita dalla brasiliana Nubank, forte di un bacino di 34 milioni di clienti e una valutazione di 25 miliardi di dollari, dopo un recente round di finanziamento da 400 milioni. Completa il podio l’indiana One97 Communications, proprietaria della piattaforma mobile Paytm, con una valutazione da 16 miliardi di dollari.

Di queste compagnie, 46 si collocano negli USA, di gran lunga il paese che può vantarne di più, seguito a distanza da UK (13), Cina (8) e India (7). Quanto all’Italia, ad oggi mancano ancora imprese di questa categoria, ma i quasi 1.4 miliardi di euro investiti in startup negli ultimi due anni non possono che far sperare.

Da sempre appassionato di temi finanziari, per Il Bollettino mi occupo principalmente del settore bancario e di esteri. Curo una rubrica video settimanale in cui tratto temi finanziari in formato "pop".