Up&Down per le case costruttrici di automobili. Riguardo le case automobilistiche interessate a investire nel settore elettrico, la casa principale, punto di riferimento a livello internazionale da molti anni, è Tesla (TSLA a NASDAQ) il cui andamento in Borsa è tuttavia spesso condizionato dai tweet del suo amministratore delegato Elon Musk. Tesla ha aperto l’anno il 4 gennaio 2021 a 729,77 $ e per tutto il primo mese del 2021 ha performato in modo eccellente raggiungendo il picco annuale a 883,09 $ il 26 gennaio. Fino a maggio il valore dell’azione ha mostrato alti e bassi repentini tra cui 558,79 $ l’8 marzo e 762,32 $ il 13 aprile che rappresentano il massimo e il minimo del trimestre successivo a gennaio. Da fine maggio in poi il valore del titolo ha assunto un andamento in costante ascesa passando da 563,46 $ il 19 maggio fino a 759,49 $ il 17 settembre senza perdite rilevanti come nel semestre precedente.
Renault (RNO a Euronext) oltre che le auto con il proprio marchio possiede Dacia che è attualmente il costruttore dell’auto elettrica più economica sul mercato: Dacia Spring. La casa francese ha aperto il 2021 con 35,64 € acquisendo valore nei mesi successivi fino a 41,165 € il 10 marzo. Toccato il picco annuale il valore dell’azione è lentamente sceso fino a settembre passando da 32,445 € il 19 maggio e registrando 28,66 € il 17 settembre. La performance del titolo a sei mesi è molto negativa con -27,24%.
Nissan Motor Corporation (7201 a TSE e NSANY a NASDAQ) è una delle altre case produttrici di una nuova auto elettrica nel 2021 nonché seconda più grande casa giapponese dopo Toyota. Nissan da gennaio presenta un andamento estremamente costante aprendo il 4 gennaio a 10,48 $ e registrando un picco di 12,10 $ l’8 febbraio che rimane tuttavia un valore anomalo poiché fino a settembre il valore dell’azione rientra sempre in una variazione di massimo +/- 10% del valore di apertura annuale. Il 13 settembre il titolo vale ancora 10,37 $. Variazioni di maggiore precisione possono essere osservate prendendo in considerazione il valore in JPY essendo più debole della moneta statunitense, ma il dollaro mostra evidenza di una reale costanza nel tempo della quotazione della casa nipponica. ©