giovedì, 5 Dicembre 2024

Cerchi lavoro? Ecco quali Bonus fanno per te

Sommario
Bonus assunzioni

La Legge di Bilancio 2023 dà il via a una nuova stagione per il lavoro. Nel provvedimento sono state inserite misure volte al rilancio dell’occupazione. L’obiettivo è favorire le assunzioni di alcune categorie considerate svantaggiate e aiutare i giovani.

Vediamo nello specifico quali sono i nuovi incentivi e i bonus già approvati in precedenza, ma ancora validi.

I nuovi bonus e le agevolazioni approvate con la Manovra 2023

Il “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ha previsto tutta una serie di interventi destinati a famiglie, imprese e lavoratori.

In particolare, sul versante lavoro, con la nuova Manovra è stata introdotta:

  • L’agevolazione per l’assunzione di percettori del Reddito di Cittadinanza. Si tratta di un esonero totale dei contributi e non può superare i 780 euro al mese (nel limite di 8.000 euro) per le assunzioni a tempo indeterminato e le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023.
  • L’agevolazione per l’assunzione di donne. Consiste nella riduzione dei contributi per i datori di lavoro che assumono, a tempo indeterminato o determinato, lavoratrici prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, o da 6 mesi se risiedono in aree svantaggiate. La Legge di Bilancio 2021 aveva già incrementato la decontribuzione, portandola dal 50% al 100% per le assunzioni effettuate nel biennio 2021-2022. Ora questo incentivo è stato prorogato anche per tutto il 2023.
  • L’agevolazione per l’assunzione di giovani. Prevede uno sgravio dei contributi previdenziali per i datori di lavoro che assumono, nel triennio 2021-2022-2023 i giovani under 36, cioè fino a 35 anni compiuti, pari al 100%.
  • Un bonus una tantum per i dipendenti pubblici, nel solo anno 2023, da corrispondere per tredici mensilità, nella misura dell’1,5 per cento dello stipendio con effetti ai soli fini del trattamento di quiescenza.

In quest’ottica si inserisce anche il taglio del cuneo fiscale per l’anno 2023, con un incremento (rispetto al 2022) al 2% per i redditi annui sino a 35.000 euro e al 3% per quelli sino a 25.000 euro dell’esonero sulla quota dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori per i rapporti di lavoro dipendente ad eccezione di quelli di lavoro domestico.

I bonus lavoro ancora validi nel 2023

Ai bonus lavoro della Legge di Bilancio 2023 si aggiungono quelli che, negli scorsi anni, sono stati approvati e prorogati dai precedenti governi, fino ad essere validi ancora oggi.

Bonus decontribuzione sud

Si tratta di uno sgravio contributivo per le aziende del sud che punta a contenere gli effetti dell’epidemia Covid-19 sull’occupazione e a tutelare i livelli occupazionali in aree con gravi situazioni di disagio socioeconomico. Si rivolge ai datori di lavoro privati con sede in:

  • Abruzzo;
  • Basilicata;
  • Calabria;
  • Campania;
  • Molise;
  • Puglia;
  • Sardegna;
  • Sicilia.

L’agevolazione contributiva è stata prorogata fino al 2023, su richiesta del Governo italiano e con l’approvazione della Commissione Europea. Il beneficio consiste in uno sconto sui contributi pensionistici pari al 30%, concesso alle aziende meridionali. La misura è subordinata allo sblocco dei fondi da parte dell’Unione Europea. Prevede una graduale riduzione della decontribuzione al 20% dal 2026 e al 10% dal 2028 in poi.

Bonus assunzione genitori

Spetta ai datori di lavoro privati che assumono con contratto a tempo determinato giovani genitori di età non superiore a 35 anni e con figli minori, anche in affido. Viene concesso una tantum e ha un importo di 5.000 euro per ciascuna assunzione o trasformazione di contratto, fino ad un massimo di 5 assunzioni per datore di lavoro (25.000 euro).

Bonus Naspi e Cassa integrazione

Prorogato, infine, anche l’incentivo per l’assunzione di percettori Naspi, che riconosce al datore di lavoro che assume a tempo pieno e indeterminato lavoratori disoccupati, per ogni mensilità di retribuzione corrisposta al lavoratore, un contributo mensile pari al 20% dell’indennità mensile residua che sarebbe stata corrisposta al lavoratore.

Resta valida anche la misura per le aziende che assumono lavoratori in cassa integrazione straordinaria da almeno tre mesi. In questo caso si parla di una contribuzione al 10% e un contributo mensile pari al 50% dell’indennità di mobilità che sarebbe spettata al lavoratore per un periodo variabile in base alla sua età.

Altri incentivi

Per le aziende che assumono lavoratori o lavoratrici over 50 è riconosciuto lo sconto pari al 50% dei contributi a carico del datore di lavoro. Lo stesso spetta in caso di assunzioni di persone in sostituzione delle lavoratrici e dei lavoratori in congedo di maternità, paternità, parentale e per malattia del figlio.

In questo caso, però, la decontribuzione del 50% spetta per un periodo massimo di 12 mesi e fino al compimento di un anno di età del minore o per un anno dall’accoglienza in caso di affidamento o adozione.

Confermati anche gli incentivi a favore dei datori di lavoro che assumono disabili. Le tipologie di incentivo in questo caso sono due, quindi spetta:

  • il 70% della retribuzione mensile lorda, per un periodo di 36 mesi, in caso di assunzione di disabili con riduzione della capacità lavorativa superiore al 79% o con minorazioni ricomprese tra la 1a e la 3a categoria;
  • il 35% della retribuzione mensile lorda, per un periodo di 36 mesi, in caso di assunzione di disabili con riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 67% e il 79% o con minorazioni ricomprese tra la 4a e la 6a categoria.