Vorrei investire in Borsa ma non so come scegliere le azioni migliori, a cosa dovrei prestare attenzione? (Lorenzo, Avellino)
Caro lettore, a questa risposta vi si potrebbe dedicare un intero corso universitario. Noi cercheremo di essere sintetici ma allo stesso tempo completi, consapevoli però che l’unico modo per imparare ad investire è studiando e mettendo in pratica.
I processi per scegliere le azioni migliori possono essere differenti. C’è chi si affida a quello top-down (partire dal quadro generale per scendere sul singolo titolo) e chi invece ha una particolare dimestichezza con i bilanci e adotta l’approccio bottom-up (analisi di ogni singolo titolo).
Non vi è un approccio giusto e uno sbagliato ma, per nostra esperienza, risulta essere più “adatto a tutti” quello top-down. Questo approccio si basa infatti su una serie di analisi a imbuto che hanno l’obiettivo di diminuire a mano a mano l’universo di azioni investibile. Per stimare la capacità futura di produrre utili, infatti, l’approccio top-down prende in considerazione molti fattori tra loro fortemente interconnessi. Tra questi si distinguono tre macroaree:
contesto economico generale: esamina dell’ambiente macroeconomico di riferimento in modo tale da definire la dinamica del ciclo economico;
analisi settoriale: scelta del miglior segmento settoriale in base al quadro economico individuato e analisi dello stesso dal punto di vista delle relazioni domanda-offerta, grado di concorrenza, ecc;
analisi aziendale: studio dei bilanci societari attraverso comparazioni storiche, valutazioni prospettiche e confronto con le altre aziende del settore. In questo caso si vuole indagare quale azienda ha l’aspetto economico, finanziario e patrimoniale migliore (nonché il prezzo più conveniente rispetto al fair value).
Money Management
In ultimo, ma non per importanza, vi è da trattare il tema del money management. La gestione della posizione e dei soldi è di vitale importanza per la sopravvivenza finanziaria nel lungo periodo. E’ quindi necessario definire quanto capitale impiegare per ogni azione e, soprattutto, quanto capitale si è disposti a perdere per ogni singolo titolo.
Ogni investitore poi definirà il suo singolo processo di selezione ma questi possono essere spunti interessanti da cui partire. ©
Risposte a cura di Costantin Stir, EGOS