martedì, 23 Aprile 2024

ChatGPT ci ruba il lavoro? Google deve insistere su Bard

ChatGPT

ChatGPT ha già un impatto sul mondo del lavoro. L’intelligenza artificiale applicata alla scrittura potrebbe causare una rivoluzione nell’occupazione. Negli Stati Uniti e in Corea del Sud c’è già chi pubblica libri scritti dall’AI, mentre il più grande editore tedesco annuncia tagli al personale a causa dell’implementazione di questa tecnologia. Google riuscirà a creare un’alternativa valida dopo il fallimento di Bard?

ChatGPT: l’automazione attacca i lavori creativi

In passato quando si parlava di automazione e lavoro si pensava soprattutto ai mestieri a bassa qualifica. L’esplosione dell’intelligenza artificiale ha però cambiato radicalmente gli scenari. Dopo le preoccupazioni di artisti e grafici in tutto il mondo per il diffondersi di programmi in grado di creare immagini originali, ora ChatGPT minaccia il mondo della scrittura.

La rivoluzione sembra essere già arrivata. Il giornalista di Reuters Greg Bensinger ha trovato su Kindle più di 200 libri che citano il programma di scrittura di OpenAI come autore. Sono soprattutto testi riguardanti ChatGPT stesso, ma compaiono anche titoli per bambini e raccolte di poesie. In Corea del Sud la casa editrice Snowfox Books ha pubblicato un libro cartaceo, “45 modi per trovare il senso della vita”, scritto in inglese e tradotto nella lingua locale da due macchine.

Anche in Europa l’AI minaccia posti di lavoro nel campo della scrittura. Il gruppo editoriale tedesco Axel Springer, che possiede tra gli altri Bild, ha annunciato licenziamenti di personale a seguito dell’implementazione di ChatGPT nella stesura di alcuni dei suoi articoli con il fine di diventare una “società veramente digitale”.

Google Bard: l’errore da 100 milioni di dollari

ChatGPT rappresenta anche una minaccia per una delle posizioni dominanti più solide di internet, quella di Google come motore di ricerca. Microsoft ha infatti implementato ChatGPT nel suo motore di ricerca Bing, e questa mossa ha scosso il mercato. Il titolo di Alphabet ha perso il 9% in un solo giorno, a causa anche delle difficoltà di Big G di creare un proprio programma di generazione di testi.

Il primo esperimento con Google Bard infatti è andato male. L’AI ha commesso un errore importante che ha dimostrato come l’azienda non sia ancora in grado di competere con ChatGPT.  Una risposta errata costata ad Alphabet il 7% in Borsa, circa 100 milioni di dollari di valore azionario.

Questi dati rendono evidente come gli investitori siano attratti dall’intelligenza artificiale, ritenendola un asset importante per il futuro. La concorrenza aumenta però di giorno in giorno, e anche Elon Musk ha annunciato un progetto per fare concorrenza a ChatGPT. ©

Photo by PhonlamaiPhoto via Canva

Attento alle tendenze e profondo conoscitore della stampa estera, è laureato in Storia del giornalismo all’Università degli Studi di Milano. Dinamico, appassionato e osservatore acuto, per il Bollettino si occupa principalmente del mondo dello sport legato a quello finanziario e del settore dei videogiochi, oltre che delle novità del comparto tecnologico e di quello dell’energia.