giovedì, 2 Maggio 2024

Sai cos’è l’energia geotermica?

geotermico

L’energia della Terra per gli Stati Uniti. Nuove tecnologie di trivellazione rendono il geotermico più appetibile e negli USA la domanda supera per la prima volta il gigawatt di potenza. L’Italia ha una lunga tradizione con questa fonte: come può sfruttare i progressi tecnici?

Una nuova era per il geotermico

Dieci chilometri e qualche miliardo di dollari ci separano da una rivoluzione energetica. A quella profondità infatti giace un quantitativo di energia tale da sfamare l’intero fabbisogno mondiale. Un’energia pulita e continua, la geotermia. 

Negli ultimi anni si stanno sviluppando le condizioni perché l’energia geotermica diventi centrale nel mix energetico di molti Paesi. Ad oggi copre soltanto lo 0,1% della domanda ma nuove tecnologie e investimenti possono cambiare velocemente la situazione.

Le trivellazioni della crosta terrestre stanno raggiungendo risultati mai visti. Raggiungere i 10 chilometri di profondità non è più difficile, ma soltanto costoso. Un traguardo importante, perché a quel livello si trovano rocce che raggiungono temperature di 180 gradi centigradi.

Sfruttarle significherebbe generare vapore ad uno stato supercritico, che contiene dieci volte l’energia della normale acqua allo stato gassoso, a parità di volume. Questa rivoluzione è spinta anche da nuovi investimenti, che storicamente il geotermico ha grossi problemi ad attrarre.

La fuga di capitali dall’industria petrolifera dovuta alle regolamentazioni e alla fine degli incentivi sta spingendo molte aziende di trivellazione a trovare un nuovo settore in cui svilupparsi. Il geotermico sembra la soluzione più ovvia, dato che le competenze richieste sono molto simili.

La situazione in USA e in Italia

Il primo segnale di questo cambiamento è arrivato dagli USA. Nel 2022 i power purchase agreements, o PPA, per acquistare energia prodotta tramite il geotermico hanno raggiunto 1 gigawatt di potenza, un dato che solo nel 2020 era a zero. Una circa la metà di questi accordi e la totalità di quelli più recenti, utilizzano tecnologie che arrivano a più di 10 chilometri di profondità.

L’Italia storicamente ha un legame con la geotermia. La centrale di Larderello, in Toscana, è attiva dagli anni ’60. Pur producendo una frazione dell’energia richiesta dal Paese, questo settore potrebbe espandersi proprio grazie alle trivellazioni a grandi profondità.

Il progetto Pangea della ditta italiana Fri-El prevede la possibilità di installare 15 impianti geotermici in pianura padana, con trivellazioni attorno ai 6000 metri di profondità e un calore di 150 gradi. Un impianto costa però 240 milioni di euro, ma può sia generare energia elettrica che, dove è presente un sistema di teleriscaldamento, sostituire il metano per la climatizzazione domestica. ©

Photo credits: Canva

Attento alle tendenze e profondo conoscitore della stampa estera, è laureato in Storia del giornalismo all’Università degli Studi di Milano. Dinamico, appassionato e osservatore acuto, per il Bollettino si occupa principalmente del mondo dello sport legato a quello finanziario e del settore dei videogiochi, oltre che delle novità del comparto tecnologico e di quello dell’energia.