mercoledì, 24 Aprile 2024

Nvidia: l’azienda da 1.000 miliardi di dollari

Nvidia

Nvidia ha raggiunto una capitalizzazione di mercato di 1.000 miliardi di dollari. Un risultato dovuto soprattutto alla spinta ricevuta dalle aziende di intelligenza artificiale. Qual è la storia di questa compagnia e come è arrivata a ricoprire un ruolo così cruciale?

Mille miliardi: a cosa è dovuto il successo di Nvidia

L’andamento in Borsa di Nvidia l’ha portata a toccare una capitalizzazione di mercato di 1.000 miliardi di dollari. Pochissime aziende nella storia ci sono riuscite e non sembrava che questo titolo fosse destinato ad un tale risultato.

Solo pochi mesi fa, ad ottobre, Nvidia toccava i suoi minimi da maggio 2021. Dopo la corsa dovuta alla pandemia e al periodo di gloria delle criptovalute, mercato che la vedeva protagonista, dell’hardware per il mining, la sua traiettoria in Borsa aveva seguito quella delle altre aziende del settore.

La fama raggiunta dall’intelligenza artificiale generativa grazie a ChatGPT e Midjourney ha però riacceso i riflettori sul produttore di schede grafiche. In pochi giorni il titolo è salito di oltre il 30%, raggiungendo una vetta che sembrava inarrivabile

Since 1997

Nonostante sia importantissima nel settore hardware da anni, Nvidia è rimasta per molti una realtà meno esposta di altre. Questo perché per anni la società si è sviluppata soprattutto nel mondo dei videogiochi, dove fino a poco tempo fa risiedeva il suo core business.

Nvidia fa schede grafiche, fin dal 1997 ed è indubbiamente leader assoluto del settore. I suoi prodotti sono benchmark per il mercato, tanto che per anni i retro di copertina dei giochi hanno riportato i modelli dell’azienda nei propri requisiti minimi, relegando la concorrenza alla dicitura “o equivalenti”.

La tecnologia che ha spinto i migliori videogiochi per anni si è però rivelata anche molto utile per altri tre scopi: estrarre crypto, guidare macchine e addestrare algoritmi. Quest’ultimo ha determinato il successo più recente, ma difficilmente Nvidia si accontenterà.

Attento alle tendenze e profondo conoscitore della stampa estera, è laureato in Storia del giornalismo all’Università degli Studi di Milano. Dinamico, appassionato e osservatore acuto, per il Bollettino si occupa principalmente del mondo dello sport legato a quello finanziario e del settore dei videogiochi, oltre che delle novità del comparto tecnologico e di quello dell’energia.