mercoledì, 1 Maggio 2024

Il Genoa spegne 130 candeline ed esprime un desiderio

Sommario

Festeggia 130 anni di storia con un obiettivo importante. Il Genoa (club calcistico più antico d’Italia fondato il 7 settembre 1893) affronta il girone d’andata di Serie A con la grinta di chi vuole il riscatto, anche se il calciomercato sembra non aver rinforzato tutte le sue fragilità. Perché il Grifone, dopo la lotta al vertice con il Frosinone dell’anno appena archiviato in Serie B, oggi affronta la massima competizione italiana mentre si lecca ancora le ferite.

Verso la sfida con il Napoli

La sconfitta con il Torino, dove ha perso al 94° per 1 a 0 (rete di Nemanja Radonjić) pesa e la società ripensa a come coprire meglio la fascia destra, a detta di molti suo punto debole. Adesso in programma c’è il Napoli, al Ferraris, il 16 settembre. Probabilmente per non perdere concentrazione e ritrovare la forma, l’amichevole con il Brescia, appena ripescato in Serie B a discapito della Reggina (esclusa da Covisoc, Tar e Consiglio di Stato), che era in programma venerdì 8 alle 11, è stata annullata. 

Il calciomercato del Genoa

La società del Presidente Alberto Zangrillo ha speso 28,53 milioni di euro nella sessione di calciomercato appena conclusa. Diversi gli elementi arrivati alla corte del tecnico Alberto Gilardino, ex bandiera rossoblu con una grande responsabilità: far suonare il suo violino (gesto che lo caratterizzava dopo ogni rete) ai suoi attaccanti. Su tutti Mateo Retegui: l’oriundo di origine argentina in forza anche nella rosa della Nazionale, acquistato dal Boca Juniors per 12 milioni di euro.

In squadra anche il fantasista ucraino ex Atalanta Ruslan Malinovskyi (in prestito con diritto di riscatto fissato a 10 milioni dal Marsiglia), il brasiliano Junior Messias (1,5 milioni nelle casse del Milan), il norvegese Morten Thorsby (4 milioni all’Union Berlino in caso di salvezza della società di Alberto Zangrillo), Aaron Martin (spagnolo, prelevato dal Mainz) e il belga Koni De Winter arrivato dalla Juventus. 

Da Pruzzo a Pato, al Principe Milito: i campioni rossoblu

Tra presente e passato, per la festa del club organizzata in città si celebreranno molti campioni. Tra i tanti, Edoardo Catto, bandiera di inizio secolo con 89 reti e simbolo degli scudetti: ha giocato nel Grifone dal 1921 al 1929. Poi il principe Diego Milito (prelevato dal Saragozza per 6 milioni di euro, attaccante argentino che fece sognare i tifosi nelle stagioni 2004-2005 e 2008-2009. Il Trenza Rodrigo Palacio, altro attaccante argentino in squadra dal 2009 al 2012, Roberto Pruzzo, bomber trasferitosi alla Roma dopo 164 presenze in rossoblù dal 1973 al 1978 e nominato nella Hall of fame della storia giallorossa.

Indimenticabile nel cuore dei genoani, il goleador uruguaiano Carlos Alberto Aguilera, il Pato, che con la casacca del Grifone ha messo a segno 8 reti in 9 partite giocate in Coppa UEFA nella stagione 1991-1992. Nella sua storia il Genoa ha conquistato 9 tricolori (il più famoso nella stagione 1922-23 ribattezzato con l’appellativo di Scudetto dei record), 6 campionati di Serie B, una Coppa Italia (1937), una Coppa Anglo-Italiana (1996) e due Coppe delle Alpi. ©

📸 Credit: Canva

Giornalista pubblicista, amante del mondo del calcio. Laureato in Scienze Motorie Sportive all'Università degli Studi di Brescia, per il Bollettino mi occupo principalmente di sport, spettacoli e cultura.