Buone notizie per Startup e Piccole Medie Imprese. Pubblicate dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy sulla Gazzetta Ufficiale le modifiche al decreto 12 giugno 2023, con modalità di impiego delle risorse aggiuntive per il Fondo di sostegno al venture capital.
I 5 punti da sapere
1. Finanziamento convertendo: non dà luogo a restituzione o rimborso, produce interessi al tasso del 5% annuo e viene successivamente convertito in equity dalla Startup.
2. Investitore proponente: è l’investitore regolamentato o qualificato che presenta al Fondo una o più imprese target in cui abbia investito un importo almeno pari a 50.000 euro ciascuna.
3. Nel caso in cui l’impresa target sia rappresentata da una PMI innovativa, l’investimento iniziale del Fondo in tale impresa può essere realizzato anche tramite investimento in equity, ovvero il capitale sottoscritto e apportato dai soci a una società.
4. Il Fondo potrà effettuare investimenti successivi nelle imprese in portafoglio. È possibile convertire fino a un ammontare massimo complessivo di 50.000.000 euro. Il valore delle singole operazioni di investimento successivo non potrà essere superiore a un massimo di 5.000.000 euro per singola impresa.
5. Alla SGR (Società di Gestione del Risparmio) è riconosciuta una commissione di performance di importo pari al 15%. Il tasso è applicato all’importo dato dalla differenza tra il valore finale del Fondo e il valore nominale del Fondo.
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