lunedì, 29 Aprile 2024

Mutui e affitti nei fringe benefit, ecco come funzionano i bonus

Sommario
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I prezzi di affitti e mutui per la casa crescono. Incrementi che preoccupano i lavoratori. La Legge di Bilancio però offre buone prospettive, per dipendenti e imprese, attraverso integrazioni di welfare aziendale.

Manovra 2024 e fringe benefit

La Manovra 2024, che dovrebbe approdare in Senato il 12 dicembre ed essere approvata entro la fine dell’anno, prevede l’inserimento di nuove voci tra i fringe benefit. Il tetto di bonus per i dipendenti esentasse, se la misura prevista venisse confermata, ammonterebbe a 2.000 euro annui per chi ha figli fiscalmente a carico e 1.000 euro per tutti gli altri. Si tratta, ovviamente, di servizi che l’imprenditore decide di voler erogare a favore dei lavoratori beneficiando di sgravi fiscali di pari importo. Qualora l’azienda non optasse per l’attivazione di tali misure di welfare, il lavoratore non avrebbe diritto ad alcun tipo di fringe benefit.

Bonus per gli affitti

Le spese per l’affitto della prima casa rientreranno, salvo emendamenti, nei fringe benefit. Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024, come si legge all’art. 6 della bozza della Legge di Bilancio – Misure Fiscali per il welfare aziendale, le somme rimborsate ai dipendenti dai datori di lavoro per il pagamento delle spese per l’affitto dell’abitazione nella quale si vive non concorreranno a formare il reddito. Il canone di locazione potrebbe essere quindi relativamente alleggerito soprattutto per le coppie con prole. I fringe benefit, infatti, per le famiglie saranno cumulabili. Ogni lavoratore del nucleo potrà ricevere 1.000 euro di bonus o 2.000 l’anno se si hanno figli. E risparmiare 4.000 euro. Se però i fringe benefit superano la soglia di esenzione, verranno totalmente tassati.

Bonus per i mutui

Anche gli interessi sul mutuo contratto per l’acquisto della prima casa qualora non vi fossero variazioni al testo della Finanziaria 2024, saranno inseriti tra i bonus erogabili dall’azienda. Il dipendente, tra i beni e servizi che il datore di lavoro integra al suo reddito potrà avere delle agevolazioni sul pagamento delle rate. L’importo rappresenterà una sorta di rimborso solo per la quota degli interessi, che spalmati sui 12 mesi, contribuiranno ad alleggerire il peso del debito da ripianare. Un po’ di ossigeno per i 3,5 milioni di famiglie che attualmente si trovano nelle condizioni di saldare il prestito per comprare l’abitazione nella quale vivono. ©

📸 Credits: Canva

Giornalista professionista appassionata di geopolitica. Per Il Bollettino mi occupo di economia e sviluppo sostenibile. Dal 2005 ho lavorato per radio, web tv, quotidiani, settimanali e testate on line. Dopo la laurea magistrale in Giornalismo e Cultura Editoriale, ho studiato arabo giornalistico in Marocco. Ho collaborato a realizzare in Saharawi il documentario La sabbia negli occhi e alla stesura della seconda edizione del Libro – inchiesta sulla Statale 106. Chi è Stato?