sabato, 27 Aprile 2024
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La Spagna fa tremare la Sicilia. Nella supremazia per la produzione di pistacchio, la regione iberica si aggiudica la medaglia di primo produttore UE, davanti a Italia e Grecia. I fondi d’investimento locali hanno finanziato grandi piantagioni e le superfici lavorate sono arrivate a 55mila ettari. E le nostre coltivazioni? Sono rimaste ferme a circa 3mila ettari. Una situazione che potrebbe portare, come già accaduto in passato per l’olivicoltura, a una dipendenza dall’importazione dovuta al deficit di produzione nazionale rispetto al fabbisogno interno. L’offerta a scaffale di pistacchi è aumentata del 27% in un solo anno, con oltre 175 milioni di euro di vendite. Punta di diamante tutta italiana è il pistacchio di Bronte Dop.

Il business del pistacchio

Per un totale di 1 milione e 800mila tonnellate di produzione annua in media, il mercato è fortemente polarizzato: da una parte gli Stati Uniti ne producono il 45% e dall’altra l’Iran con il 25%. E l’Italia? Il 90% della produzione arriva dalla Sicilia, in particolare nel catanese. In base all’analisi di Data Bridge Market Research, il mercato globale del pistacchio nel 2021 valeva più di 3.900 milioni, con una previsione di crescita che dovrebbe sfiorare i 5.300 milioni di dollari entro il 2029. 

Il consumo di pistacchio

È la Cina la nazione che consuma più pistacchi al mondo registrando il +182,4% negli ultimi anni, soprattutto grazie all’importazione dagli Stati Uniti. Secondo i dati Coldiretti e Ismea, negli ultimi dieci anni gli acquisti di frutta secca sono raddoppiati, fino ad arrivare a un consumo pro capite di circa 3 kg.

Un’eccellenza italiana

L’oro verde della Sicilia viene prodotto nei Comuni di Bronte, Adrano e Biancavilla, alle pendici dell’Etna. Qui si trova quasi il 90% della produzione nazionale di pistacchi (oltre 3.400 tonnellate). In realtà, però, si tratta di meno dell’1% della produzione mondiale. Ma il suo pregio non ha eguali: 1 kg di pistacchio di Bronte Dop sgusciato può arrivare a superare i 60 euro. Attenzione alle contraffazioni: il mercato collaterale varrebbe almeno 120 milioni di euro.

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📸 Credits: Canva.com

Studentessa di Scienze della Comunicazione con una grande passione: il giornalismo. Determinata, ambiziosa, curiosa e precisa. Per Il Bollettino mi occupo di lifestyle in tutte le sue forme cercando di fornire una nuova prospettiva alla realtà che ci circonda.