sabato, 4 Maggio 2024

Juventus, il mercato non ha aiutato Allegri

Sommario

La Juventus è in crisi. Sono in molti a dirlo. I bianconeri, dopo aver raggiunto la vetta della classifica a gennaio, quando l’Inter si trovava in Arabia Saudita per la Supercoppa Italiana, sembrano essersi sfaldati, lentamente ma inesorabilmente, inanellando un filotto negativo (in cui l’unica vittoria è quella al fotofinish contro il Frosinone, battuto 3-2 con rete di Rugani al 95′), che ha spinto il gruppo guidato da Massimiliano Allegri addirittura a -15 dalla capolista Inter e che ha permesso a Milan e Bologna di riavvicinarsi. In questo frangente, la sessione invernale del calciomercato non è certo stata di aiuto al tecnico livornese. 

Due i colpi della Juventus a gennaio

Nel corso del cosiddetto mercato di riparazione, infatti, i bianconeri hanno portato a casa il difensore centrale portoghese Tiago Djaló (giunto dal Lille a titolo definitivo a 5,10 milioni di euro) e la mezzala spagnola Carlos Alcaraz, giunta in prestito dal Southampton per 3,9 milioni (più 1,9 di eventuali bonus) e con un diritto di riscatto fissato in 49,5 milioni. 

Alcaraz infoltisce la mediana della Juventus, ma non basta

L’arrivo dello spagnolo va sicuramente a fornire manodopera in più ad Allegri nel settore mediano, quello forse più in emergenza in casa Juventus dopo le squalifiche autunnali di Paul Pogba e di Nicolò Fagioli, che hanno costretto Adrien Rabiot e Weston McKennie (al momento entrambi ai box) a fare gli straordinari. Fino a questo momento, Alcaraz ha giocato 175’ divisi in 4 partite, giocando per intero quella contro il Napoli e fornendo l’assist per il gol di Chiesa. 

L’affondo su Djaló anticipato per battere la concorrenza

Diversa, invece, la situazione legata al difensore lusitano. Arrivato con ancora i postumi del grave infortunio al legamento crociato patito l’anno scorso, non ha ancora marcato la sua prima presenza, pur essendo sempre andato in panchina nell’ultimo mese. Il suo arrivo si deve comunque alla volontà della Juventus di anticipare le avversarie (su tutte l’Inter) sul mercato: il portoghese si sarebbe liberato a costo zero a fine stagione e su di lui c’erano molte big europee.

Serve un mercato ambizioso per tornare in alto

Per ragioni diverse i due acquisti non sono stati granché di aiuto ad Allegri (sebbene la futuribilità dei due nuovi arrivati non sia minimamente in dubbio), che a sua disposizione aveva già una rosa sicuramente non particolarmente equilibrata, frutto sia di un mercato estivo non particolarmente brillante, in cui il direttore sportivo Cristiano Giuntoli ha speso appena 19,6 milioni – con nessuno degli innesti che ha saputo davvero migliorare la squadra – e di alcune contingenze avverse. I bianconeri, probabilmente, rientreranno tra le prime quattro a fine stagione, centrando l’ingresso nella nuova Champions League, fondamentale per le casse della Juve; ma senza un mercato ben progettato importante e ambizioso, anche dal punto di vista degli investimenti, la Vecchia Signora è destinata a vivere ancora stagioni come questa.

Il titolo in crescita a febbraio

Nonostante la crisi in campo, il titolo è cresciuto decisamente nel corso del mese di febbraio, attestandosi a 2,62 euro, in crescita del 6,73% nell’ultimo mese. Se i tifosi non possono essere felici della Juventus, altrettanto non si può dire degli investitori che potrebbero vedere un po’ di luce dopo mesi di buio: da fine agosto il calo è stato da 3,680 a 2,7530. ©

📸 Credit: Canva

Laureato in Storia, entro in contatto con il mondo del giornalismo ai tempi dell’università attraverso testate locali, per le quali mi sono occupato soprattutto di sport, mia grande passione, ma anche di politica, attualità e temi sociali. Dal 2021 sono un giornalista pubblicista. Per Il Bollettino scrivo di sport.