sabato, 27 Aprile 2024

Le caldaie a gas spariranno davvero dal 2040? Perché Case Green non sarà un salasso

Sommario
caldaie

Il Parlamento Europeo dà il via libera alla temuta Direttiva Case Green, ma le ultime modifiche fanno tirare un sospiro di sollievo ai consumatori. Infatti, il nuovo percorso tracciato dall’Unione Europa prevede una transizione graduale verso nuovi sistemi di riscaldamento Green. Un deciso cambio di rotta rispetto alla Energy Performance of Building Directive (EPBD) precedente, che imponeva il divieto immediato di usare combustibili fossili. Le caldaie a gas spariranno davvero dal 2040? Quali benefici economici potrebbe avere la sostituzione con impianti più sostenibili?

Il futuro delle caldaie a gas

Non saremo costretti a un salasso per sostituire le nostre caldaie a gas. Infatti, la Direttiva Case Green non mette al bando i sistemi già operativi. Al contrario, dal 2040 pone un limite all’installazione di impianti alimentati a combustibili fossili, promuovendo al tempo stesso nuove tecnologie innovative. L’obiettivo dei regolatori europei è minimizzare l’impatto ambientale e incrementare l’efficienza energetica del riscaldamento.

Settore che oggi fa molto affidamento sui fossili. Infatti, in Italia ci sono 21 milioni di caldaie a gas, che hanno 18/19 anni in media e complessivamente consumano la metà del gas nazionale (Assotermica e Proxigas).

Riscaldamento, la Direttiva Case Green potrà farci risparmiare?

La Direttiva Case Green potrebbe addirittura farci risparmiare sulla bolletta del riscaldamento. Infatti, i nuovi sistemi sono più efficienti, caratteristica che a lungo termine potrebbe portare a una riduzione dei costi energetici. Questo renderebbe gli impianti Green anche anche più vantaggiosi economicamente rispetto ai tradizionali. Tra i più promettenti troviamo gli apparecchi ibridi che integrano caldaie e pompe di calore.

C’è però l’ostacolo del prezzo delle nuove tecnologie, che potrebbe ritardare la transizione verso sistemi di riscaldamento sostenibili.

Gli incentivi

Il 2024 è l’anno migliore per chi vuole sostituire la propria caldaia. Infatti, a dicembre scadranno gli incentivi dell’Ecobonus del 65% e del bonus del 50%. I primi coprono il 65% delle spese per la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale con un impianto con caldaia a condensazione. Chi acquista, invece, caldaie a condensazione ordinarie fino a fine anno potrà continuare a beneficiare del Bonus del 50% previsto per le ristrutturazioni edilizie.

Agevolazioni fiscali che a partire dal 2025 scompariranno per lasciare il posto ad altri incentivi statali e finanziamenti a tassi agevolati, come previsto dalla Direttiva Case Green. ©

📸 Credit: Canva

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