sabato, 27 Aprile 2024

Che tasse devo pagare sugli affitti brevi?

Sommario

In Italia il settore degli affitti brevi (fino a 30 notti, ai sensi del D.L. 50/2017) guadagna popolarità ogni giorno che passa. Non basta però affidarsi a piattaforme come Airbnb, Booking.com e simili per guadagnare. C’è anche il lato della tassazione, da studiare bene prima di lanciarsi nel business.

Il regime con cedolare secca

La cedolare secca è un’imposta unica che sostituisce Irpef e addizionali locali. La legge di Bilancio 2024 ha inasprito l’aliquota, dal 21 al 26%. Non per tutti, ma solo per i proprietari che abbiano in affitto da due a quattro immobili. Chi ne mette in locazione solo uno continua a versare il 21%. E chi ha per esempio tre case? Su un immobile a scelta pagherà l’aliquota light, sui restanti due il 26. Da tenere a mente poi che, oltre i quattro immobili, si rientra nel regime imprenditoriale e nell’obbligo di aprire una partita IVA. Si diventa così host professionisti.

Come si paga?

Airbnb trattiene l’imposta al momento della prenotazione, previa autorizzazione dell’host. Si occupa poi di versare la somma all’Agenzia delle Entrate. L’alternativa è farlo autonomamente. Se l’importo della cedolare secca è inferiore a 257,52 euro, si può pagare in un’unica soluzione entro il 30 novembre. Per importi superiori va invece corrisposto il 40 per cento entro il 30 giugno, e il restante 60 entro il 30 novembre.

Tassazione ordinaria

Se si sceglie il regime ordinario, i ricavi dagli affitti brevi vanno sommati agli altri redditi del proprietario e tassati in dichiarazione dei redditi secondo le aliquote IRPEF, che variano dal 23% al 43%. Nel caso di Airbnb, gli host non professionisti vedranno comunque trattenuto il 21% di ritenuta fiscale sui guadagni. Importo che fungerà però da pagamento anticipato.

Altri obblighi

I proprietari possono essere soggetti a imposte comunali e alla tassa di soggiorno. Quest’ultima varia da comune a comune ed è solitamente a carico dell’ospite, ma deve essere riscossa e versata dal proprietario. Altro obbligo è emettere una ricevuta per ogni pagamento ricevuto, mantenere un registro delle locazioni e comunicare le presenze degli ospiti alle autorità locali.

Conclusioni

La scelta del regime di tassazione dipende da diversi fattori: in primis il reddito complessivo del proprietario e la frequenza degli affitti brevi.

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📸 Credits: Canva

Giornalista professionista, classe 1981, di Roma. Fin da piccola con il pallino del giornalismo, dopo la laurea in Giurisprudenza e qualche esperienza all’estero ho cominciato a scrivere per i giornali, quasi sempre online. All’inizio di cinema e spettacoli, per poi passare a temi economici, soprattutto legati al mondo del lavoro. Settori di cui mi occupo anche per Il Bollettino.