C’è un malware che sfrutta il deepfake del riconoscimento biometrico per mettere in atto truffe bancarie. Gli utenti devono stare attenti a non farsi rubare… la faccia!
Il malware all’attacco
I dati biometrici del riconoscimento facciale sono oggetto di attacchi hacker. Group-IB, compagnia operante nel Mercato della sicurezza informatica, sventa la truffa. La causa delle infiltrazioni è opera di un trojan denominato GoldPickaxe.iOS. Si tratta di un malware che sembrerebbe riconducibile all’attività del gruppo filocinese GoldFactory, già esperto di trappole bancarie.
Come funziona il malware
I dispositivi Android e iOS degli utenti in Vietnam e Tailandia sono presi di mira. Il malware mira a raccogliere informazioni sensibili dalle vittime, come documenti di identità, messaggi di testo e dati di riconoscimento facciale. Poi i dati vengono utilizzati per creare deepfake per lo scambio di volti e ingannare l’autenticazione delle applicazioni bancarie per rubare denaro.
Le truffe bancarie
Nel primo semestre del 2023 sono 17.100 i casi di utilizzo illecito di dati personali e finanziari altrui per rubare denaro e acquistare beni (+10,8% rispetto al 2022). È quanto rivela l’Osservatorio sulle Frodi Creditizie e i furti d’identità, che stima un danno di oltre 83 milioni (+14,2%). Da 1.500 fino a 10 mila euro per operazione.
©
📸 Credits: Canva.com