Una rivoluzione epocale potrebbe essere alle porte nel calcio italiano. Il Governo sta infatti lavorando a un decreto nel quale si prevede la creazione di un’agenzia statale per il controllo dei bilanci delle società sportive professionistiche. L’idea è di rendere più sostenibile il sistema calcio e di favorire una maggiore equità nella competizione.
I poteri della nuova agenzia statale
L’Agenzia per la vigilanza economica e finanziaria delle società sportive professionistiche (questo il nome che assumerebbe il nuovo Ente del Governo) costerebbe 2,5 milioni di euro, a carico delle società, e sarebbe composto da 30 professionisti. Che, stando alla bozza del decreto, potranno esprimere un parere vincolante sul rilascio delle licenze per partecipare ai campionati. Sostanzialmente, avrebbe gli stessi poteri dell’organismo già esistente, la CoViSoc, che però è un organo della Federcalcio e la cui utilità verrebbe meno se fosse approvata la riforma.
Proprio di questo argomento parleremo sul numero de Il Bollettino del 15 maggio, disponibile gratuitamente scaricando la nostra App. Nella sezione Sport ci sarà un approfondimento sui bilanci dei club italiani. Non perderlo!
Le reazioni del mondo dello sport
Da parte degli organismi sportivi (FIGC e Coni) il controllo del Governo sui bilanci del calcio è percepito come una violazione del principio di autonomia. E rischierebbe di far incorrere il calcio italiano in sanzioni da parte della UEFA, da sempre contraria a simili misure. Le stesse perplessità che hanno anche i club, che inoltre non vogliono dover pagare le spese di un Ente statale e che minacciano ricorsi.
Per questo la strada della nuova riforma appare decisamente in salita. I punti da chiarire sono ancora tanti e non è detto che il decreto vada effettivamente in porto. ©
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