Con la promozione in massima serie di Parma e Como, le proprietà straniere in Serie A salgono a nove (e diventerebbero dieci se a vincere i playoff fosse una tra Palermo, di proprietà del City Football Group, e Venezia, che appartiene a Duncan Niederauer). In larga parte, gli investimenti esteri nel campionato italiano arrivano dagli Stati Uniti. Che, con il sempre più probabile passaggio dell’Inter da Suning a OakTree, incrementeranno ancora la loro presenza.
Le opportunità di investimento
Per gli investitori stranieri e per i grandi fondi, il calcio del Bel Paese rappresenta un’opportunità ad alto potenziale: dalle strutture ai servizi digitali, fino alle possibilità commerciali, sono tanti gli aspetti su cui il pallone nostrano può ancora crescere. E che fanno gola agli uomini d’affari da ogni parte del mondo.
Krause e il Parma
Tra di essi vi è il patron del Parma. Che negli anni ducali non ha risparmiato gli investimenti. Nemmeno sul calciomercato: dal 2020 a oggi gli emiliani hanno speso ben 160 milioni per l’acquisto di calciatori. Il progetto più importante di Kyle Krause è però la riqualificazione dello stadio Ennio Tardini. Tra i suoi investimenti, che lo vedono coinvolto in diversi settori, c’è anche l’esportazione di vino piemontese.
I fratelli Hartono al Como
I fratelli Robert e Michael Hartono sono i più ricchi tra i proprietari dei club italiani. Eppure, dal loro arrivo a Como non hanno fatto investimenti folli. Sul calciomercato, i lariani hanno speso “appena” 11 milioni di euro dal 2019, pur ricorrendo a frequenti iniezioni di capitale per consolidare le finanze del club. L’impero finanziario di cui sono a capo è legato principalmente al tabacco. ©
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