venerdì, 8 Novembre 2024

Che cos’è l’ESPROPRIO?

esproprio

Definizione: l’esproprio è un mezzo attraverso il quale si priva un cittadino o un’impresa di determinati beni e li si affidano a un soggetto pubblico o privato.

Spiegazione: è disposto dall’autorità competente per motivi di utilità o interesse pubblico. Il principio alla base di questo strumento è la priorità attribuita alle esigenze della collettività rispetto ai diritti di proprietà del singolo cittadino. L’applicazione è disciplinata dal Testo Unico sulle espropriazioni in vigore dal 2003 e trova fondamento nell’articolo 42 della Costituzione italiana. Il beneficiario del trasferimento acquisisce il patrimonio sottratto al destinatario del provvedimento, ma è obbligato a pagare l’indennità concordata dall’autorità espropriante. La cifra può essere rivalutata rivolgendosi alla Commissione Tecnico-Arbitrale e alla Corte d’Appello di riferimento. In più il cittadino può contestare l’esproprio presentando in qualsiasi fase della procedura osservazioni scritte in merito ad anomalie nell’iter di approvazione dell’opera da realizzare e/o nella transazione economica per l’acquisizione. Inoltre con il ricorso al Tar è possibile denunciare presunte illegittimità connesse al progetto e/o al saldo dell’indennità spettante. Qualora fosse accolto con sentenza definitiva si avrà diritto a ricevere il risarcimento del danno.

Come funziona: il decreto di esproprio, generalmente, è emanato perché l’area o i beni di un privato ricadono nel perimetro di un’opera inserita nel piano urbanistico di quel determinato territorio. Per essere operativo deve essere ufficialmente documentata e dichiarata la pubblica utilità ed entro i 5 anni successivi le proprietà saranno sottratte al titolare. Il trasferimento avverrà a seguito della corresponsione di una somma di denaro che viene proposta e in seguito corrisposta a titolo di indennizzo. ©

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