La stagione estiva si annuncia più che promettente. Cosa succederà? Non è da escludere che si riesca a superare il record storico di presenze di turisti nel nostro Paese raggiunto nel 2023 con 451 milioni di vacanzieri. Su Google sono infatti aumentate del 5,2% le ricerche effettuate per programmare le ferie lungo la nostra penisola. A testimoniarlo sono gli insights del Ministero del Turismo che fotografano viaggi e permanenze.
I prezzi della vacanza in Italia
Rispetto ai competitor l’Italia presenta un vantaggio notevole: i prezzi relativamente bassi. L’attrattività unita alla convenienza ci rende quindi più competitivi. La spesa media da sostenere per villeggiare nel 2024 non ha subito particolari rincari, al contrario della maggior parte dei Paesi europei dove è aumentata. Ma quanto costa un viaggio nel nostro Paese? In media tra Nord, Centro, Sud e Isole circa 126 euro per notte: 129 in strutture ricettive e 116 euro per gli affitti brevi. Cifra che in Grecia si aggira sui 130 euro, in Francia sui 140 euro, mentre per pernottare in Spagna si arrivano a spendere 149 euro. Tra gli aumenti osservati all’estero, Federturismo Confindustria ha segnalato l’incremento della tassa di soggiorno a Barcellona da 2,75 euro a 3,25 euro; a Praga da 0,82 a 1,97 euro e ad Atene l’introduzione di una tassa di resilienza alla crisi climatica da addebitare ai turisti che varia da 0,50 euro a 10 euro a notte.
L’inaspettato boom delle località termali
Le richieste per alloggiare in località termali, che oggi rappresentano la seconda destinazione più prenotata (41%) dopo le città d’arte (51%), sono aumentate a maggio 2024 dell’1,3% rispetto allo scorso anno. Un dato che lascia ben sperare. Inoltre il tasso di saturazione delle loro strutture recettive è cresciuto del 6,6%. I risultati migliori sono raggiunti dai friulani con il 76,6% dei posti disponibili già occupati a fronte di una media nazionale del 41%. I prezzi variano da un minimo di meno di 80 euro ad oltre 200 euro. Quali sono le più care? In pole position c’è il Veneto con una media di 223 euro, l’Emilia-Romagna con 206 euro e la Lombardia con 172 euro a notte. Nella fascia low cost invece c’è Santa Cesarea Terme in Puglia (78 euro) che, non a caso, si posiziona al terzo posto di quelle più gettonate: le toscane Gambassi Terme (150 euro) e Montecatini-Terme (188 euro).
Chi sono e dove vanno i turisti
Oltre la metà dei turisti in Italia proviene dall’estero: il 52,4%. Gli stranieri si concentrano soprattutto nel Nord-Est, tant’è che nella provincia di Bolzano e in Veneto la loro presenza rispetto ai residenti sul territorio nazionale è di circa il 70%. Pochi raggiungono il Sud dove a parte l’eccezione della Campania che riesce ad attrarre il 4,5% dei vacanzieri italiani ed esteri (20 milioni di persone), le altre aree sono popolate da un turismo domestico. In generale il maggior numero di presenze nel 2023 è stato registrato appunto nel Nord-Est: 177 milioni, quasi il 40% del totale nazionale. A seguire vi sono il Centro (24%) e il Nord-Ovest con il 17,7%. Le regioni più ambite sono: Veneto (15,9%), Trentino-Alto Adige (12,4%), Toscana (10%), Lombardia (10%) e Lazio (10%). Un business promettente con ampi margini di crescita. ©
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