Mettere da parte un gruzzolo e iniziare a risparmiare: una mission impossible quando si è giovani. I redditi sono spesso troppo bassi anche solo per ipotizzare di accantonare qualche soldo e riuscire a sbarcare il lunario. La verità però è che non è mai troppo tardi per iniziare a accrescere le proprie finanze. Fin da piccolissimi e con un po’ di educazione finanziaria.
I primi approcci
Le basi per risparmiare andrebbero messe dall’infanzia, iniziando con piccoli insegnamenti su come evitare gli sprechi. Un esempio banale: spegnere le luci quando si esce da una stanza. Già a tre anni si può introdurre l’uso di un salvadanaio, spiegando al bambino che il contenuto servirà a comprare i giochi. Il consiglio arriva da Philipp Hecker, fondatore dell’unità di Wealth Planning e Advice di J.P. Morgan e co-autore del volume Teaching your children about wealth.
Risparmiare dalle elementari
Sei-otto anni, suggerisce ancora l’autore, è l’età per risparmiare con il sistema dei tre barattoli: si suddivide la paghetta settimanale in tre contenitori su cui apporre le etichette “risparmi”, “spese”, “condivisione” per eventuali regali di compleanno. Per poi passare alla fase tra le medie e le superiori, quando si può davvero iniziare a far comprendere a cosa servono i soldi. In primis per le necessità primarie come cibo e vestiti.
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