lunedì, 29 Aprile 2024

Risparmio: aumenta la consapevolezza dei giovani

Sommario

Il risparmio è una priorità crescente tra i giovani europei. Ciò è attribuibile a diverse ragioni: in primo luogo, comprendono meglio i rischi finanziari, come la perdita di lavoro, le crisi economiche e l’inflazione, vedendolo come uno scudo contro tali incertezze. In secondo luogo, l’accessibilità alle informazioni è notevolmente migliorata. Grazie a internet hanno a disposizione una vasta gamma di informazioni utili, che li aiutano a prendere decisioni più consapevoli.

I giovani acquisiscono consapevolezza

La voglia di migliorare le proprie competenze è alta, per realizzare progetti personali o imparare a investire meglio. Però, le differenze culturali e la maturità degli investitori influenzano la scelta degli operatori finanziari. I social network e gli eventi digitali sono sempre più utilizzati come fonti di informazione, mentre la stampa e la televisione perdono terreno. «Risparmio e investimento sono temi ormai sempre più centrali in tutti i Paesi europei, in quanto ritenuti essenziali per realizzare i propri progetti di vita. A tal proposito diventa fondamentale identificare a chi spetta il compito di educare: ad oggi le istituzioni restano al primo posto nell’Europa continentale, seguite da una crescente importanza di scuola e università come luoghi di formazione finanziaria, mettendo in evidenza la necessità di sensibilizzare sempre di più e meglio le giovani generazioni», ha detto Nicola Ronchetti, Fondatore e CEO di FINER Finance Explorer.

Il risparmio in Italia

Nel 2023 il tasso di risparmio delle famiglie italiane è sceso ai livelli del 2019. Questo fenomeno segue un periodo di risparmio elevato, innescato dalla pandemia. Nonostante una costante diminuzione, il tasso di risparmio era rimasto notevolmente superiore ai livelli pre-pandemia fino all’estate del 2022. Il picco di questa tendenza si è verificato durante la prima ondata di COVID-19, nel secondo trimestre del 2020, quando il tasso di risparmio in Italia è più che raddoppiato, superando il 20% (Banca d’Italia).

Perché gli italiani ora risparmiano meno?

La maggior parte di questo movimento è attribuibile a cambiamenti nel flusso di risparmio piuttosto che a cambiamenti nel reddito disponibile. Tra il 2020 e il 2022 gli italiani hanno investito più di 130 miliardi di euro, circa l’11% del reddito disponibile annuo delle famiglie. Intorno al 60% di tali risparmi era detenuto dalle famiglie benestanti. Allo stesso tempo, anche quelle a basso reddito hanno potuto risparmiare parte del proprio compenso. Con l’impennata dei prezzi dell’energia nel 2021 e nel 2022, il processo si è interrotto. ©

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Laureato in Economia, Diritto e Finanza d’impresa presso l’Insubria di Varese, dopo un'esperienza come consulente creditizio ed un anno trascorso a Londra, decido di dedicarmi totalmente alla mia passione: rendere la finanza semplice ed accessibile a tutti. Per Il Bollettino, oltre a gestire la rubrica “il punto sui Mercati”, scrivo di finanza, crypto, energia e sostenibilità. [email protected]