L’arrivo della Milano Design Week fa partire la corsa all’affitto breve a Milano e dintorni. Ma non è che la manifestazione di una crisi senza fine per la capitale della moda, affetta da una cronica carenza d’immobili. Un problema che precede e va ben oltre la breve settimana del Salone.
L’effetto Design Week
Il Salone del Mobile non è ancora cominciato, ma già se ne sentono gli effetti. Alla vigilia dell’ormai storico evento, triplicano i costi degli affitti brevi a Milano: l’aumento rispetto al prezzo medio settimanale è misurato nel 214% (Fonte: Abitare Co.). Il conto medio per i visitatori sarà più salato che mai: 3855 euro a settimana. Un effetto che si espande, con forza proporzionalmente maggiore, verso l’esterno. In provincia di Monza e Brianza, dove quest’anno si svolgeranno alcuni eventi del Fuorisalone, gli affitti salgono del 290%. Nello hinterland, invece, le campionesse sono Rho e Sesto San Giovanni, dove i prezzi crescono rispettivamente del 255% e del 213%. Intanto, nel capoluogo lombardo il riempimento è pressoché totale: l’89% degli appartamenti messi a disposizione.
L’avvio della ripresa
L’ondata di visitatori arriva in un momento chiave per la domanda immobiliare, di cui potrebbe inaugurare la ripresa. Negli scorsi mesi si è assistito infatti a un certo tentennamento della clientela. In particolare, il segmento delle case in vendita ha subito una contrazione della domanda dovuta in gran parte agli alti tassi d’interesse sui mutui. Nel contesto più ampio del Mercato immobiliare, questo significa tempi più lunghi per concludere i contratti e una diminuzione del loro numero assoluto. Il 2024, tuttavia, sulla scia delle attese positive riguardo ai tassi d’interesse, potrebbe segnare una forte ripresa su questo fronte. Col rischio, però, di tornare a esacerbare una situazione che nel milanese si fa sempre più difficile.
Un problema costante
La situazione del Salone non è infatti che la cartina tornasole del problema più ampio che colpisce Milano (per saperne di più leggi qui). Per la città non c’è tregua: i prezzi crescono sempre. Dopo un piccolo calo a inizio 2021, non si sono più fermati, per un rincaro di circa 5 euro al metro quadro negli ultimi tre anni (Fonte: Immobiliare.it). E se il rimbalzo della domanda per ora non la trova in prima linea – si ferma infatti all’1,7% di aumento degli affitti nel primo trimestre 2024 – il prezzo assoluto resta il più alto nazionale. Per una media di oltre 23 euro al metro quadro in generale, ma di quasi 32 nelle zone centrali.
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