Multinazionali del lusso europee in difficoltà: i consumatori cinesi si rivolgono altrove. La classe media mostra segni di cambiamento significativi a causa del rallentamento economico che interessa il Paese asiatico. Le piattaforme di e-commerce come Tmall lanciano promozioni più frequenti per incrementare le vendite, ma il trend dei resi rischia di vanificare gli sforzi. La situazione è peggiorata nel primo trimestre di quest’anno, quando i tassi di restituzione e cancellazione su Tmall per Brunello Cucinelli SpA sono saliti al 69% dal 59% dell’anno precedente. Marc Jacobs, brand di proprietà di LVMH, ha raggiunto il 43%, rispetto al 30% del primo trimestre del 2023. Burberry e alcuni marchi di Richemont, azienda svizzera specializzata nella produzione di gioielli, registrano un aumento simile dei resi.
LVMH
La crescita delle vendite del gruppo capitanato da Bernard Arnault è rallentata dall’inizio dell’anno. I ricavi organici di LVMH diminuiscono del 6% in Asia, mentre crescono del 2% sia negli Stati Uniti, sia in Europa. I consumatori riducono la spesa per le costose borse di Louis Vuitton e per il cognac Hennessy. Invece, il fatturato organico dell’unità di moda e pelletteria è aumentato del 2% nel primo trimestre. Questo dato si confronta con la crescita del 18% registrata un anno prima.
La centralità del Mercato cinese del lusso
Infatti, la Cina ha avviato un’indagine su presunte pratiche di dumping da parte di produttori di Cognac dell’Unione Europea. La mossa è arrivata dopo che la Francia è stata il principale sostenitore di un’indagine che l’UE ha aperto sui sussidi cinesi ai veicoli elettrici lo scorso anno. Infatti, nel 2024 gli acquirenti cinesi rappresenteranno circa il 23% della spesa in beni di lusso a livello globale, contro il 33% del periodo pre-pandemia.
L’Oréal
L’Oréal registra un’impennata in Borsa dopo aver riportato risultati del primo trimestre 2024 molto positivi. Quasi tutte le divisioni superano di gran lunga le previsioni. Le vendite del colosso della cosmetica hanno raggiunto oltre 11,2 miliardi di euro, in aumento dell’8,1%. Il doppio delle aspettative di Oddo BHF. La società di ricerca ora prevede una crescita organica delle vendite del 7,7% e un aumento dell’utile per azione dell’8% per l’anno in corso. ©