giovedì, 14 Novembre 2024

Orologi di lusso e criminalità, investimenti per pulire denaro sporco

Sommario
orologi lusso

Un modo efficace per camuffare il denaro. Rolex, Cartier, Patek Philippe, Audemars Piguet sono merce di scambio discreta che non rischia particolari svalutazioni. Una cassaforte facile da trasportare e difficile da intercettare. Non sono soggetti a norme stringenti sulla registrazione delle compravendite. La casa madre con la matricola del prodotto può risalire al primo acquirente, non a quelli successivi. La cessione esercitata occasionalmente da un singolo rientra nella sfera patrimoniale privata, quindi non è soggetta a tassazione. Risulta quindi arduo identificarne l’effettivo detentore. Infatti, non sono tracciabili: caratteristica ideale per le transazioni illecite che necessitano di restare nell’ombra.

Un investimento più redditizio di oro e diamanti

Sono così diventati una forma di investimento che ha sostituito metalli e pietre preziose. E allo stesso tempo uno strumento di pagamento alternativo. La loro richiesta sul Mercato è alta, in quanto si tratta di beni immediatamente fungibili dal valore nominale certo. Basta scegliere la cifra, pagare e allacciare il cinturino al polso. Sono documentati dalla Guardia di Finanza episodi di corruzione dove al posto della classica busta con il denaro occultato all’interno, avviene la consegna di orologi di lusso. Comodi da gestire e introdurre inosservati quasi ovunque.

Orologi di lusso alla dogana

I controlli doganali in aeroporto, volti alla salvaguardia degli interessi economico-finanziari nazionali e comunitari nella lotta al contrabbando, negli ultimi anni hanno intensificato le attenzioni verso questo genere di accessori. A Malpensa, durante il monitoraggio quotidiano di bagagli e passeggeri eseguito dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dalle Fiamme Gialle, la scorsa estate hanno sequestrato 11 orologi per un valore complessivo di oltre 800mila euro. A trasportarli, in una valigetta, un giapponese partito da Tokyo con scalo ad Ankara che affermava fossero regali per un italiano. Doni preziosi: 7 Daytona dal valore compreso tra 5.900 euro e 78.600 euro; 2 Patek Philippe da circa 45mila euro cadauno; 1 Richard Mille da 175.000 euro e 1 Audemars Piguet da 275.000 euro. L’uomo, se fosse riuscito a passare la dogana omettendo di avere con sé migliaia di euro di orologi, avrebbe risparmiato 178.46 euro di dazi evadendo il Fisco.

Gli spalloni del nuovo millennio

Chi importa in Europa un orologio che supera i 300 euro di valore è formalmente tenuto a comunicarlo all’ingresso in Italia. Ed eventualmente corrispondere i diritti doganali. Non sempre ciò avviene. Se tempo fa gli spalloni attraversavano le frontiere scalando il valico alpino tra i boschi, con le borse cariche di denaro contante in spalla, oggi potrebbero viaggiare con un Daytona in oro ben coperto dal polsino della camicia.

I sequestri della Guardia di Finanza

I sequestri sono numerosi, basta citarne alcuni di quelli posti in essere negli ultimi mesi del 2023 al confine con la Svizzera. In provincia di Varese ad ottobre, al valico di Clivio San Pietro, è stato denunciato un cinese residente a Milano che faceva rientro da Lugano. Il 32enne è stato sorpreso con 3 ricercati Patek Philippe muniti di garanzia e documenti originali, ma non dichiarati all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, per un valore stimato di 260mila euro. La Guardia di Finanza impegnata nello sventare tentativi di illecita introduzione di beni di lusso in Europa, in poche settimane nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola, ha intercettato al valico di Iselle 12 orologi di precisione occultati nei veicoli in transito. Anche nel Comasco, non è raro che le Fiamme Gialle tra il varco di Maslianico e l’Autostrada dei Laghi si trovino a denunciare chi dimentica di dire ai doganieri di aver acquistato costosi orologi di precisione in terra elvetica. Distrazione che ne comporta, in attesa di giudizio, il sequestro, la successiva perizia per quantificare il reale prezzo di Mercato e (nel caso di condanna) l’eventuale confisca con conseguente acquisizione al patrimonio dello Stato.

Denaro sporco investito in orologi di lusso

Attraverso le modalità più disparate gli orologi di lusso possono agevolare operazioni criminali. È solo una scelta di investimento. E le cronache ne forniscono quotidiani esempi. Ben 60 orologi (Rolex, Audemars Piquet, Cartier, Omega, Panerai, Breitling, IWC) sono stati trovati meno di un anno fa dalla Guardia di Finanza di Roma nelle disponibilità di un imprenditore coinvolto in un giro di false fatture per operazioni inesistenti. Documenti contabili fittizi emessi da un’impresa che apparentemente commerciava articoli medicali. Un business con ramificazioni in altre città (Varese, Pisa, Perugia, Napoli, Nettuno, Tropea, Caserta) dove gli orologi di lusso erano verosimilmente usati per reinvestire i denari provento della frode fiscale.

Rolex, truffe allo Stato e tangenti

Venivano invece nascosti in cassette di sicurezza sparse per più Comuni, i Rolex finiti nel maxi-sequestro da 440 milioni di euro scaturito dall’inchiesta Free Credit della Procura della Repubblica di Rimini. Un’indagine che ha fatto luce sulla spendita dei fondi per i bonus locazione, sisma bonus e bonus facciate, nonché degli aiuti destinati agli imprenditori in difficoltà durante l’emergenza per la pandemia da Covid-19. La causale “acquisto Rolex” era tra quelle indicate sui bonifici bancari, in un sistema di tangenti per un totale emerso di 16 milioni e 500mila euro svelato dalla Procura meneghina. Il denaro veniva versato a favore di un senior buyer dell’ufficio Acquisti dell’ente Fiera Milano. L’uomo è stato indagato per episodi di presunta corruzione nell’assegnazione di appalti per servizi di magazzino, impianti elettrici e manutenzioni edili.

Come la criminalità organizzata usa Rolex e Patek

A gennaio 2024, in provincia di Taranto la Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Lecce ha invece chiesto, e ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lecce, il sequestro di diversi Rolex di notevole valore economico a carico di alcuni soggetti indagati a vario titolo di: associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, trasferimento fraudolento di valori, estorsione e detenzione illegale di armi. Anche la “Banda del Buco” a Bologna comprando Rolex, Patek Philippe e Audemars Piguet aveva congelato parte dei soldi accumulati facendo fallire società e trafugandone la merce (Prosciutti di Parma a Langhirano, prodotti per la cura della persona, bottiglie di liquori e vini pregiati).

Orologi di lusso e perizie psichiatriche

In una clinica alle porte di Cosenza i Rolex sarebbero serviti invece negli scorsi anni a corrompere i medici. L’obiettivo era quello di ottenere perizie psichiatriche che consentissero a boss e gregari dei clan di ‘ndrangheta di avere pene meno afflittive del carcere. Grazie alle false certificazioni sanitarie i detenuti trasferiti dal penitenziario agli arresti domiciliari nella casa di cura Villa Verde avrebbero poi, come raccontato in aula da più collaboratori di giustizia, continuato a gestire indisturbati gli affari delle cosche oleando i dottori con orologi di elevato valore.

Calcioscommesse e Rolex

Lo sport non è immune a tali meccanismi. Il calcioscommesse scoperchiato dalla Procura di Torino che ha travolto i calciatori Fagioli, Tonali e Zaniolo ha rivelato come gli orologi di lusso venissero usati per ripagare i debiti di gioco. Soldi che andavano restituiti agli allibratori delle piattaforme di betting per le puntate in scommesse non andate a buon fine. Il saldo non avveniva con un bonifico, ma con Rolex acquistati alla luce del sole, in una gioielleria del centro di Milano.

Il mercato italiano degli orologi da polso

Nell’ultima ricerca condotta da Assorologi e GfK, Il Mercato italiano degli orologi da polso, il totale del fatturato ufficiale lungo lo Stivale supera i 2 miliardi di euro. Gli acquirenti sono 4 milioni e 700mila. Ovviamente non tutti comprano orologi di lusso, ma appare interessante notare come perda terreno l’e-commerce, mentre sempre più transazioni avvengono in presenza nei negozi, da rivenditori privati o specializzati. Ad oggi oltre il 63,6% degli italiani compra di persona, mentre è in calo il numero di chi guarda le vetrine online, paga e si fa recapitare il pacchetto con l’orologio a casa (il 36,4%). Più è costoso, più è probabile che il cliente lo acquisti offline.

La produzione di orologi di lusso

Nel 2022, la Rolex ha prodotto 1 milione 200mila pezzi, Cartier circa la metà (620mila), Patek Philippe 68.000 e Audemars Piguet 50.000. A questi si sommano le centinaia di milioni di esemplari usati che circolano a livello globale, un patrimonio da capogiro stipato in scatoline da gioielleria. L’aumento dei prezzi dei Rolex ha superato ormai da qualche anno quello dell’oro, del Mercato azionario e di quello immobiliare, mentre le vendite al dettaglio scavalcano la somma di tutte quelle effettuate dagli altri 5 marchi principali del settore. Il Mercato globale degli orologi di lusso nuovi, secondo le previsioni di The Business Research Company, raggiungerà un volume d’affari ufficiale di 26.830 milioni di dollari entro la fine del 2026.

Orologi di lusso usati

L’usato, in genere, può arrivare a costare tre volte il prezzo di vendita iniziale, anche perché le liste d’attesa sono lunghissime. Per un Patek Philippe è di circa 8/10 anni. Il comparto del second hand muove quindi a sua volta 20 miliardi di dollari l’anno. Un bene rifugio, assegno al portatore per coprire reati, status symbol per l’immaginario collettivo. L’attrattività degli orologi di lusso in Giappone, Paese che vanta un tasso di criminalità bassissimo e in cui i furti sono estremamente rari, ha indotto un gruppo di malviventi a cimentarsi in una rapina milionaria. L’eclatante episodio si è consumato a Ginza, il quartiere più alla moda di Tokio. Nella primavera del 2023 è stato saccheggiato un rivenditore multimarca noto per la vasta gamma di scelta di Rolex di fascia alta nuovi e usati. Armati di coltelli e con il volto travisato da maschere (uno di loro indossava quella di Anonymous) 3 persone hanno fatto irruzione nella gioielleria e, dopo aver spaccato le vetrine con delle spranghe, hanno prelevato oltre 100 Rolex.

I furti di orologi di lusso

Nel 2022 sono stati rubati orologi di lusso per un valore di 1 miliardo e 300 milioni di dollari. Da quanto riporta il Watch Register, una sorta di archivio mondiale di orologi smarriti fondato da Christie’s, Lloyd’s di Londra e Sotheby’s, la maggior fetta del bottino, il 44%, era costituito da Rolex. Intanto lo Swiss Watch Industry Study 2023 di Deloitte allerta sulla crescita esponenziale del fenomeno, sempre più diffuso e violento, soprattutto tra le strade del centro e i centri commerciali delle città statunitensi. La polizia di Los Angeles nel 2022 ha notato un aumento del 30% dei furti di orologi dal valore superiore ai 5mila dollari.

Scippi nelle grandi città

A Londra invece gli scippi di orologi di lusso sono aumentati del 60% nel corso dell’estate 2023. Un’emergenza alla quale la Metropolitan Police ha risposto con un’operazione dedicata, potenziando i presidi sul territorio al fine di tutelare la cittadinanza. Nella raffinata Parigi invece hanno istituito una task force con 30 funzionari di polizia che si occupa esclusivamente della repressione dei furti di orologi. L’Italia non è estranea a questa tendenza. Solo qualche mese fa, a cavallo di Natale, una banda di rapinatori trasfertisti campani specializzata nel furto di Rolex è stata smantellata. Come succede OltreOceano agivano con modalità brutali. Individuavano la vittima, la pedinavano a bordo di un motorino e poi la aggredivano puntando contro una pistola per farsi consegnare l’orologio. In un anno, la Questura di Milano ha documentato 14 scippi portati a termine dal gruppo. Il valore della refurtiva superava i 200mila euro.

I prezzi degli orologi di lusso

Nonostante ciò, dalle statistiche analizzate da Deloitte risulta che solo il 30% dei consumatori è nervoso quando ha al polso Rolex, Cartier o Patek Philippe. In particolar modo quando si trova in luoghi affollati o in viaggio all’estero. Circostanze nelle quali il problema della sicurezza è maggiormente percepito tra chi vive in India (42%), negli Emirati Arabi Uniti (35%), ad Hong Kong (34%) e a Singapore (33%). Preoccupazioni che però non scoraggiano un fiorente Mercato in perenne crescita. I prezzi per modelli storici e fuori produzione oggi raggiungono infatti cifre stellari. Una nicchia dell’usato che si aggiudica un terzo delle vendite complessive degli orologi di lusso, in rapido aumento se confrontate con quelle di prima mano. Gli acquisti di pezzi nuovi di pacca si sono ridotti del 17% a partire dal periodo pandemico. Quelli che riguardano il second hand al contrario sono aumentati del 3%.

Beni ad alta remuneratività

Il valore di tale investimento, secondo lo studio Luxury Preowned Watches, Your Time Has Come stilato da WatchBox e BCG, pare aumenti del 20% annuo garantendo un’alta remuneratività. In alcuni casi rispetto al prezzo di fabbrica alcune tipologie, come il Royal Oak di Audemars Piguet, il Nautilus di Patel Philippe o il GMT-Master di Rolex, possono essere vendute al 200% del valore iniziale. Rendite allettanti che attraggono gli interessi della criminalità, oltre ai comuni appassionati di orologeria e collezionismo. Un dato di fatto ampiamente dimostrato dalle inchieste della magistratura e dai numerosi sequestri registrati a diverse latitudini. ©

Articolo tratto dal numero del 15 marzo 2024 de il Bollettino. Abbonati!

📸 Credits: Canva

Giornalista professionista appassionata di geopolitica. Per Il Bollettino mi occupo di economia e sviluppo sostenibile. Dal 2005 ho lavorato per radio, web tv, quotidiani, settimanali e testate on line. Dopo la laurea magistrale in Giornalismo e Cultura Editoriale, ho studiato arabo giornalistico in Marocco. Ho collaborato a realizzare in Saharawi il documentario La sabbia negli occhi e alla stesura della seconda edizione del Libro – inchiesta sulla Statale 106. Chi è Stato?