domenica, 28 Aprile 2024

Giornata del Gioiello: quotazioni alle stelle per l’oro, in crescita per l’argento

Sommario

Quotazioni in volata per l’oro, mentre cresce il valore dell’argento. La Giornata mondiale del Gioiello si apre con prospettive promettenti per i metalli preziosi più attenzionati dal mercato. Con 2.044 dollari l’oncia per l’oro e 25 dollari per l’argento, si attestano sulla fascia maggiore di prezzi raggiunta nel corso del 2023. Indicatori finanziari che si traducono rispettivamente in circa 60 euro al grammo per il primo e 0,74 centesimi per il secondo. Le loro oscillazioni, come noto, dipendono anche dalla valuta del dollaro: se è debole crescono, se è forte calano.

Andamento delle quotazioni dell’oro

Il crollo del tasso di cambio del dollaro al quale si è assistito alla fine del 2022 infatti ha fatto lievitare il prezzo dell’oro sin dai primi mesi dell’anno. Le sue quotazioni hanno raggiunto il picco in maggio con un tetto a cavallo dei 2.050 dollari l’oncia che dal 29 novembre è sempre meno lontano. Se il valore dell’oro continua a crescere, però potrebbe non essere un buon segnale per l’economia globale. Ed attualmente si registra un diffuso interesse per l’oro, indice chiave dell’andamento dei mercati in quanto il suo prezzo cresce quando l’economia cala.

Andamento delle quotazioni dell’argento

L’impatto diretto della svalutazione del dollaro sul prezzo dell’argento è complice della sua recente fase rialzista. Come per l’oro le sue quotazioni, da circa 10 giorni, puntano alla vetta senza cenni di cedimento. Anche se ancora appare distante dai livelli dell’inizio 2021 quanto raggiunse i 30 dollari l’oncia. L’argento manifesta oggi ottime performance grazie all’impennata della domanda soprattutto per l’utilizzo nella fabbricazione di auto elettriche e pannelli solari. Prodotti particolarmente richiesti dai mercati coinvolti nella transizione ecologica.

Come è cambiato il valore dell’oro dopo la pandemia da Covid-19

Solo nei primi quattro mesi, da gennaio ad aprile, l’oro ha guadagnato quasi 11 punti percentuali. Nel 2022 il suo valore è stato sostenuto dall’aumento dell’inflazione e dagli effetti dello scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina. L’8 marzo 2022 ha raggiunto così i 2.007 dollari l’oncia. Un prezzo relativamente basso rispetto al record toccato in piena pandemia da Covid-19: i 2.070 dollari l’oncia dell’agosto 2020. Nel periodo successivo, in cui regnava l’incertezza tra le finanze globali, non è un caso che le banche centrali di tutto il mondo abbiano potenziato le proprie riserve auree acquistandone nel 2021 463 tonnellate: l’82% in più del 2020. ©

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Giornalista professionista appassionata di geopolitica. Per Il Bollettino mi occupo di economia e sviluppo sostenibile. Dal 2005 ho lavorato per radio, web tv, quotidiani, settimanali e testate on line. Dopo la laurea magistrale in Giornalismo e Cultura Editoriale, ho studiato arabo giornalistico in Marocco. Ho collaborato a realizzare in Saharawi il documentario La sabbia negli occhi e alla stesura della seconda edizione del Libro – inchiesta sulla Statale 106. Chi è Stato?