giovedì, 14 Novembre 2024

Sai cos’è un obbligazione e come usarla negli investimenti?

Un’obbligazione – detta anche bond – è un titolo, proprio come un’azione (se ti sei perso cos’è, ci abbiamo già fatto un video, vallo a vedere!), ma a differenza di questa rappresenta un prestito contratto da un’azienda o da uno Stato.

In pratica, se si compra un’obbligazione si concede un prestito a una società diventando un suo creditore. Proprio come i prestiti, le obbligazioni hanno scadenza fissa e un tasso d’interesse definito secondo criteri stabiliti all’emissione.

Il reddito delle obbligazioni

Rappresentano un elemento importante in ogni strategia di investimento. Infatti, presentano dei vantaggi considerevoli in termini di solidità. Essendo dei prestiti a scadenza fissa e con rendimenti periodici a tassi prefissati, detti cedole, offrono un reddito sicuro.

Quello fornito dalle azioni, invece, è determinato di volta in volta dalla società che emette i titoli, ma non è fissato né certo: se ad esempio l’azienda va in perdita, non staccherà dividendi, e anche se il bilancio poi girerà in positivo, potrà decidere di tenere da parte quanto guadagnato come riserva o per effettuare altre operazioni o investimenti.

I bond, invece, producono puntualmente interessi per i loro detentori – di solito con cadenza semestrale. Per questo, sono considerati meno rischiosi: a meno che l’azienda – o peggio, lo Stato – che li emette non fallisca, rappresentano una sicurezza. E anche se il loro valore fluttua, proprio come quello delle azioni, a seconda della domanda e dell’offerta, il valore del rimborso alla scadenza del titolo è prefissato. Le fluttuazioni, dunque, interessano solo chi vuole venderlo prima del termine.

Gli svantaggi

Le obbligazioni, però, hanno anche degli svantaggi: in primis, il loro rendimento, che è tanto minore quanto più basso è il rischio che l’emittente fallisca. In generale, tende a essere più basso di quello che possono produrre le azioni o altri prodotti, ma a fronte di un rischio minore. In più, in un periodo di inflazione alta, come questo, non sono la soluzione ideale, specie se a tasso fisso.

Come bilanciarle in un portafoglio?

Di conseguenza, in un portafoglio bilanciato i bond sono di solito presenti, ma solo in parte. Perché? Rappresentando la parte “difensiva”, controbilanciando i maggiori rischi – ma altrettanto maggiori potenziali rendimenti – della componente azionaria, ovvero la parte “offensiva”. Di solito questi due asset sono consigliati con la percentuale del 60/40, cioè un portafogli con il 60% di azioni e il 40% di obbligazioni. Ma il peso di una componente sull’altra va regolato sempre a seconda delle singole esigenze, dell’avversità al rischio e delle contingenze economiche del periodo, il tutto secondo una strategia mirata.

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📸 Credits: Canva

Da sempre appassionato di temi finanziari, per Il Bollettino mi occupo principalmente del settore bancario e di esteri. Curo una rubrica video settimanale in cui tratto temi finanziari in formato "pop".