A meno di 24 ore dall’inizio delle elezioni USA, le certezze sono ancora pochissime, mentre continuano a prevalere i dubbi. Come reagiranno i Mercati all’esito di un voto decisivo, segnato da un testa a testa tanto serrato?
L’incertezza dei listini
Nella seduta della vigilia, le Borse europee chiudono stabili, nell’attesa di cogliere informazioni rilevanti riguardo ai risultati delle urne. Sui listini USA, alcuni interpretano il comportamento rialzista dei treasury come uno sbilanciamento verso la vittoria di Trump, ma il quadro resta più aperto che mai. Al termine di una campagna convulsa e densa di eventi, pare difficile cogliere reali indizi riguardo al risultato finale: i sondaggi parlano alternativamente di una leggera vittoria dell’uno e dell’altro candidato, ma sempre all’interno del margine d’errore.
Le reazioni possibili: Trump
Quanto agli scenari di Mercato, l’elezione dell’uno o dell’altro candidato potrebbe portare a situazioni ben diverse. Il ritorno alla Casa Bianca di Trump, da un lato, potrebbe avere notevoli conseguenze. Il settore farmaceutico e le grandi multinazionali, colpite dalle misure contenute nell’Inflation Reduction Act varato da Biden potrebbero ricevere una spinta positiva. Al contrario, la finanza sostenibile e in generale il mondo dell’economia “verde” – il tycoon non fa mistero del suo scetticismo sul cambiamento climatico – rischierebbero una grossa contrazione. Più a lungo termine le esportazioni, dalla Cina ma anche dal resto del mondo, Europa inclusa, potrebbero ricevere un duro colpo, se Trump dovesse mantenere la sua promessa di introdurre dazi fino al 60% sui beni e i prodotti cinesi e fino al 10% su tutti gli altri.
Le proposte di Kamala Harris
Un po’ meno chiare, invece, le posizioni dell’attuale Vicepresidente e candidata democratica, complice una campagna forzatamente breve. In generale, ci si potrebbe forse aspettare una certa continuità con i provvedimenti del Presidente uscente: un fatto di per sé positivo, che potrebbe causare meno strappi sul fronte economico. D’altro canto, i tagli delle tasse annunciati per 100 milioni di americani, assieme a provvedimenti come l’ampliamento della sanità pubblica e la promozione dell’edilizia sociale, preoccupano per la sostenibilità di un debito pubblico già molto alto.
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