Chi rischia di più in caso di un passaggio di consegne da Biden a Trump, che al momento guida i sondaggi? (per sapere di più sulle elezioni, clicca qui)
1. La finanza sostenibile
Nel partito repubblicano, le posizioni in merito sono piuttosto forti. In New Hampshire, per esempio, i fondi ESG sono stati messi addirittura fuorilegge. Anche se sembra difficile che a livello nazionale si possa assistere a provvedimenti così radicali, è probabile che i gestori impegnati sul lato Green possano subire forme di ostruzionismo da parte del Governo federale.
2. Il settore bancario
In seguito al “mini-crac” dell’anno scorso, l’amministrazione in carica aveva adottato una serie di misure per aumentare le garanzie e ridurre i rischi. Le intenzioni di Trump in materia non sono ancora del tutto chiare, ma pare che intenda cambiare rotta, lasciando di nuovo mano libera agli operatori. Se questo sia un bene oppure no, resta in dubbio.
3. L’Inflation Reduction Act
La politica industriale di Bidenomics, mirata a sussidiare le imprese americane che investono in sostenibilità e innovazione, è una misura titanica: prevede di spendere quasi 900 miliardi di dollari in dieci anni. Sarebbe dunque difficile smantellarla. Se però una nuova maggioranza repubblicana dovesse provarci, migliaia di imprese rischierebbero di perdere i sussidi promessi a fronte di investimenti che sono per lo più a lungo termine.
In compenso, dell’abolizione del piano potrebbe giovarsi il settore farmaceutico: per raccogliere i fondi necessari, infatti, sono state apportate modifiche nel processo di pricing dei medicinali che legano le mani alle Big Pharma in terra americana.
Allo stesso modo, gioirebbero i colossi con fatturati miliardari, che in virtù dell’IRA pagano una tassa minima del 15% annuo.
Infine, un ritorno di Trump potrebbe significare meno tasse. È probabile che sarebbe rinnovato il taglio che era stato approvato proprio durante l’ultima presidenza di The Donald, che ha garantito un risparmio annuo di circa 1600 dollari a famiglia.
19 Aprile 2024