Sai quali sono i principali tipi di derivati?
Eccone 3 fondamentali.
1. I contratti a termine
Un esempio tipico e semplice di derivato è il contratto a termine. Le parti si impegnano per la consegna di una quantità di merci o attività finanziarie a data e prezzo predefiniti. La sua categoria principale, regolamentata, sono i future, tipici per esempio per le materie prime: se per esempio compro un future a 12 mesi sul caffè, vuol dire che mi impegno a comprare una certa quantità di caffè tra un anno a un prezzo fissato. Se nel frattempo il prezzo del caffè aumenta, ci avrò guadagnato, ma se diminuisce, dovrò comprarlo lo stesso e perderci.
2. Gli swap
Gli swap sono invece derivati che scambiano flussi di cassa a una data prestabilita. L’ammontare scambiato dipende dal sottostante: esistono ad esempio gli Interest Rate Swap, che si basano sugli interessi prodotti da un capitale di riferimento, o i Currency Swap, in cui lo scambio avviene tra capitale e interessi in due diverse valute. I più famosi sono i Credit Default Swap (CDS), che prevedono pagamenti periodici per proteggersi dal rischio di un credito e sono uno dei protagonisti della crisi finanziaria del 2008.
3. Le opzioni
Quest’ultimo tipo di derivato dà invece diritto di comprare (call) o vendere (put) un sottostante a una scadenza precisa. Di solito, i sottostanti sono attività finanziarie, merci o titoli correlati al verificarsi o meno di determinati eventi.
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