giovedì, 5 Dicembre 2024

Quanto costa studiare fuori casa?

DiIlaria Mariotti

17 Novembre 2024

L’esercito dei fuorisede è composto da 391mila residenti in una Regione diversa rispetto a quella in cui frequentano l’università (dati Ministero Università e Ricerca sul 2022/2023). Sono il 24% del totale, ovvero 1.600.000 di immatricolati.

La lista della spesa

Iscrizione all’università: varia a seconda degli atenei. In generale sono quelli del Nord Italia i più onerosi (dati Federconsumatori). La più cara è l’Università di Pavia, con importo massimo di 3.902 euro, seguita dai 3.633 euro dell’Università Statale di Milano. Dietro spuntano l’Università del Salento e La Sapienza di Roma. Il costo realmente sostenuto dagli studenti dipende però da altri due fattori, che sono l’ISEE e i parametri applicati dai singoli centri universitari. Considerando quindi la media aritmetica degli importi effettivamente corrisposti si ottiene una tassazione media annua di 1.761 euro al Nord, 1.375 al Centro e 1.239 al Sud.

Libri: per comprarli si pagano 1.930 all’anno a Medicina, circa 829 a Biologia, 411 a Giurisprudenza, 431 a Lettere e 289 a Matematica.

Alloggio: il canone medio per una stanza singola in Italia è di 350 euro mensili, cui aggiungere 80 euro di utenze (indagine Emergenza fuorisede UDU, CGIL e SUNIA). Le divergenze territoriali sono significative, non solo tra Regioni, ma anche tra città e quartieri. Al Nord Italia la media si attesta intorno ai 408 euro con punte di 550 euro a Milano. Al Centro si scende a 328, ma a Roma si sale a 410. Al Sud si arriva a 247, o ancora meno in città come Benevento (210 euro) o Catania (200).

Vitto: si mette mano al portafoglio per la spesa, in media al mese, per 330 euro al Nord, 290 al Centro, 223 al Sud. Cifre che arrivano anche a raddoppiare in caso di pasti consumati fuori casa.

Trasporto: l’abbonamento mensile varia dai 16 euro del Nord, ai 10 del centro e ai 5 del Sud.

Extra, come svaghi e salute: la media annuale è di 1.800 per la prima, 2.277 per l’altra.

Gli esoneri in base all’ISEE

Fortuna che esiste anche una no tax area. Il decreto MIUR del 3 agosto 2021 prevede una esenzione totale per chi appartiene a nuclei familiari con ISEE fino a 22mila euro. Sono applicate riduzioni dell’80% invece agli studenti inseriti in nuclei fino 30mila euro. Per accedere al beneficio è necessario rispettare anche un requisito di merito: il conseguimento di almeno 10 crediti formativi al secondo anno, che salgono a 25 per gli anni seguenti. La domanda si fa online sul sito dell’università. E si decade dal beneficio se si è fuori corso da oltre un anno.

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📸 Credits: Canva

Giornalista professionista, classe 1981, di Roma. Fin da piccola con la passione per il giornalismo, dopo la laurea in Giurisprudenza e qualche esperienza all’estero ho cominciato a scrivere. All’inizio di cinema e spettacoli, poi di temi economici, legati in particolare al mondo del lavoro. Settore di cui mi occupo principalmente per Il Bollettino.