giovedì, 5 Dicembre 2024

Quanto costa avere un figlio?

DiIlaria Mariotti

20 Novembre 2024
Sommario

Si fanno sempre meno figli e l’Italia attraversa un inverno demografico senza precedenti. Ma quanto costa oggi a una coppia l’arrivo di un bebè? Lo Stato garantisce bonus di vario tipo, ma con tutto quello che si spende il rischio è trovarsi punto e a capo. Bassi stipendi e inflazione pesano nella decisione di (non) diventare genitori?

Il primo anno di vita

A spendere si inizia prima del parto. Tra visite mediche, ecografie, abbigliamento premaman l’esborso è di 2.740 euro, in aumento del 37% sul 2014 (dati Federconsumatori). I primi dodici mesi di vita del bambino possono poi costare dai 7.400 agli oltre 17.500 euro, a seconda della tipologia di prodotto scelto (fonte: Atlante dell’infanzia 2024 di Save the Children). Da mettere in conto c’è inoltre la stangata dell’inflazione. Che c’è ovunque: il range di aumenti va dal 10% per i valori minimi al 22% per i massimi. Le voci non “comprimibili” che incidono di più nel bilancio sono latte e pappe (1.788 euro annui), pannolini (552 euro annui), creme e salviette (145 euro), farmaci (454 euro). Spese queste da annoverare nella fascia minima. Ma anche qui i rincari colpiscono. Ad esempio per i pannolini, il cui costo base è aumentato dell’11%, mentre latte e pappe sono aumentati tra il 7 e l’8%.

Quanto si riceve alla nascita

È contenuta nell’ultima Manovra ed è la Carta per i nuovi nati, ovvero mille euro ai nuclei familiari con ISEE entro i 40mila euro. Se i genitori sono separati o single per accedere al beneficio va compilato l’ISEE minorenni (salvo alcune eccezioni come la presenza di figli con altre persone). Lo strumento sostituisce il vecchio bonus bebè, poi assorbito dall’Assegno unico universale. Quest’ultimo è riconosciuto fino ai 21 anni di età dei figli, ma gli importi variano in base a ISEE e numero di bambini: si passa da un minimo di 54 euro a un massimo di 189 mensili a figlio. Va aggiunto il bonus nido, che spetta a famiglie con soglie ISEE fino a 40mila euro, per un massimo di 3.600 euro sotto forma di rimborso spese.

La denatalità inarrestabile

Il 2023 ha segnato ancora un record al ribasso per le nascite: i nuovi nati calano a 379.890, meno 3,4 punti percentuali sull’anno precedente. Sarà così anche nel 2024: in base ai dati provvisori su gennaio-luglio le nascite sono diminuite di 4.600 unità rispetto allo stesso periodo del 2023. La popolazione italiana avrà sempre meno bambini. Un fenomeno che non riguarda solo l’Italia ma l’intero mondo occidentale. L’ostacolo principale è la riduzione del numero di persone in età fertile, che innesca un circolo vizioso di denatalità.

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Giornalista professionista, classe 1981, di Roma. Fin da piccola con la passione per il giornalismo, dopo la laurea in Giurisprudenza e qualche esperienza all’estero ho cominciato a scrivere. All’inizio di cinema e spettacoli, poi di temi economici, legati in particolare al mondo del lavoro. Settore di cui mi occupo principalmente per Il Bollettino.