venerdì, 19 Aprile 2024

BORSA: TONFO PER IL MADE IN ITALY DI FERRAGAMO

DiMarco Castrataro

10 Novembre 2021 , ,

Tonfo in Borsa per il Made in Italy di Salvatore Ferragamo. La casa di moda, fondata nel 1927 oggi alla terza generazione – che da inizio 2022 avrà come nuovo amministratore delegato Marco Gobbetti, attuale CEO di Burberry – registra una pessima performance in Borsa in seguito alla pubblicazione dei ricavi dei primi nove mesi 2021.

L’andamento del titolo Salvatore Ferragamo di oggi – fonte google.com

Nonostante il buon risultato rispetto al 2020, infatti, l’andamento dei ricavi non eguaglia le cifre del 2019 (-21% rispetto al ricavo di 994 milioni dei primi nove mesi del 2019). Per questo il prezzo in Borsa ha toccato un minimo di 18,36€ (la chiusura precedente aveva registrato un prezzo di 19,98€). Nello specifico il marchio di lusso ha registrato ricavi per 785 milioni di euro, una cifra che rappresenta una crescita del 33,9% a tassi di cambio correnti e del 35,3% a cambi costanti rispetto allo stesso periodo nel 2020. Il terzo trimestre in particolare ha visto un aumento del 17,1% a tassi di cambio correnti (+17,4% a cambi costanti), sempre rispetto al trimestre corrispondente dell’anno passato. Andando ad analizzare il fatturato più nel dettaglio, il brand rispetto al retail ha registrato un aumento dei ricavi del 37,2% (21,7% nel terzo trimestre), un balzo del 53,7% sul canale e-commerce (24,2% nel terzo trimestre) e del +27,1% in quello wholesale (6,3% nel terzo trimestre). Nel retail le regioni Greater China, Nord America, America Latina e Corea migliorano anche le performance precedenti alla pandemia. Tutte le categorie di prodotti del gruppo hanno registrato un incremento dl fatturato rispetto allo stesso periodo del 2020; in particolare a ottenere i risultati migliori sono i prodotti dei reparti calzature e pelletteria. Il primo è responsabile del 43% del fatturato dei primi nove mesi del 2021, il secondo del 44%. Il principale mercato per Ferragamo in fatto di ricavi, è l’area Asia Pacifico, che rappresenta più del 47% del totale, con un aumento del 22,7%.

Laureato in Economia, Diritto e Finanza d’impresa presso l’Insubria di Varese, dopo un'esperienza come consulente creditizio ed un anno trascorso a Londra, decido di dedicarmi totalmente alla mia passione: rendere la finanza semplice ed accessibile a tutti. Per Il Bollettino, oltre a gestire la rubrica “l’esperto risponde”, scrivo di finanza, crypto, energia e sostenibilità. [email protected]