venerdì, 26 Aprile 2024

IL DEFAULT DI EVERGRANDE TRASCINA GIÙ L’ECONOMIA GLOBALE: L’IPOTESI DELLA FED CREA ALLARME SUL MERCATO

La Federal Reserve non ha dubbi: i problemi del settore del real estate cinese potrebbero avere serie ripercussioni sull’economia globale, Stati Uniti compresi. Gli analisti sono convinti che il governo del dragone farà tutto ciò in suo possesso per evitare la situazione di una Lehman Brothers “alla pechinese”.

CONTAGION RISK E RISK SENTIMENT – Evergrande, con i suoi 266 miliardi di euro di debiti, rappresenta da settembre un continuo rischio di contagio per i mercati. Il rischio e la paura di un rallentamento dell’economia cinese determinano preoccupanti oscillazioni sugli stock dei principali mercati mondiali come New York e Hong Kong. La banca centrale cinese ha dichiarato che Evergrande ha commesso degli errori nella gestione del proprio business ma i rischi sistemici sono comunque controllabili. Parole ribadite anche dal vice premier Liu He, definendo la situazione un’anomalia individuale all’interno del mercato immobiliare. Il problema potrà essere anche singolo ma a livello economico, stiamo parlando di un settore che vale all’incirca il 30% del GDP cinese. Secondo la nota della Fed, nonostante la Cina abbia effettivamente introdotto misure per calmare le acque nel mercato immobiliare, il rischio di ulteriori vulnerabilità finanziarie rimane assai elevato. Date le dimensioni dell’economia e del sistema finanziario cinese, nonché i legami con i mercati globali, lo stress finanziario in Cina può creare non poca tensione grazie al deterioramento del risk sentiment nei confronti del Paese del dragone, ponendo a serio rischio la crescita globale e determinando un impatto negativo sugli Stati Uniti.

GRACE PERIOD – L’Evergrande è difatti una delle più grandi società immobiliari al mondo. Non a caso fa parte del S&P Global 500, l’indice che riporta le più grandi realtà per ricavi. Le preoccupazioni nelle settimane recenti sono leggermente calate, dato che l’azienda è riuscita a trovare i soldi per ripagare l’ultima cedola dovuta, proprio sullo scadere del periodo di grazia di 30 giorni. Buona parte di questi soldi derivano dalla vendita della partecipazione nella HengTen Networks Group, operante nel settore dei mass media. Questa vendita d’emergenza ha fruttato circa 125 milioni di euro. Ma i più grandi fardelli finanziari devono ancora arrivare. Nello specifico, l’intero debito in valuta dollaro rimane ancora ad alto rischio di default, lasciando i creditori con il dubbio di un eventuale ristrutturazione dello stesso. 

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Laureato in Economia, Diritto e Finanza d’impresa presso l’Insubria di Varese, dopo un'esperienza come consulente creditizio ed un anno trascorso a Londra, decido di dedicarmi totalmente alla mia passione: rendere la finanza semplice ed accessibile a tutti. Per Il Bollettino, oltre a gestire la rubrica “l’esperto risponde”, scrivo di finanza, crypto, energia e sostenibilità. [email protected]