domenica, 3 Novembre 2024

Medio Oriente: Israele-Iran, la reazione dei Mercati (e i titoli da tenere d’occhio)

La crisi in Medio Oriente entra in una nuova fase, caratterizzata da tensioni senza precedenti. Con i massicci attacchi di Israele all’Iran nella notte di venerdì, l’escalation pare essere più vicina che mai. Come potrebbero aprire i Mercati in una situazione del genere?

La reazione delle Borse

Sul piano dei listini, la reazione è incerta e potrebbe dipendere in larga parte dalla percezione del Mercato riguardo alla gravità degli eventi di questo fine settimana. «Dal punto di vista economico-finanziario, ci si può aspettare un aumento della volatilità nei Mercati. Gli investitori potrebbero diventare più selettivi, spostando i capitali verso asset considerati più sicuri» dice Alessandro Fatichi, Consulente Finanziario e autore del podcast La finanza amichevole, disponibile sul sito de Il Bollettino.

Un occhio di riguardo va riservato al Mercato americano, che potrebbe essere particolarmente sensibili a questo tipo di notizie, a poco più di una settimana dalle elezioni del 5 novembre. Tanto più che «analizzando la crescita dello S&P500, emerge che l’indice è stato trainato principalmente dalle sette aziende a maggior capitalizzazione. Questo indica una concentrazione del Mercato su pochi titoli, mentre molti settori rimangono al palo. Tale scenario potrebbe amplificare la volatilità in caso di correzioni, poiché una flessione di queste grandi aziende avrebbe un impatto significativo sull’intero indice».

Petrolio, oro e valute

Un altro fronte chiave è quello del petrolio, che potrebbe subire gravi conseguenze soprattutto nel caso di scivolamento in una guerra sul campo di più ampio respiro. «L’Iran è un attore chiave nel Mercato petrolifero. Un conflitto potrebbe causare un aumento dei prezzi del petrolio, influenzando sia economie importatrici sia esportatrici».

In secondo luogo, uno scenario di maggiore incertezza potrebbe spingere i risparmiatori a optare per beni rifugio. «Potremmo assistere a un rafforzamento delle valute rifugio, come il dollaro americano o il franco svizzero. L’oro potrebbe beneficiare come asset di sicurezza in tempi di incertezza».

I comportamenti degli investitori

«Negli ultimi anni, gli investitori si sono in qualche modo abituati a convivere con conflitti geopolitici che, sorprendentemente, non hanno causato sconvolgimenti significativi nei Mercati. Questa apparente disconnessione tra eventi bellici e performance finanziarie ha portato molti a sottovalutare l’impatto potenziale di nuove tensioni. L’escalation tra Israele e Iran potrebbe rappresentare un punto di svolta». Come comportarsi, dunque, per non trovarsi troppo esposti di fronte a eventuali sommovimenti nei valori? «In un contesto così incerto, è fondamentale adottare una strategia di diversificazione, ampliare il portafoglio per includere asset in diversi settori e geografie. Rimanere aggiornati sulle evoluzioni geopolitiche e le loro potenziali ripercussioni. Infine, affidarsi a esperti per navigare in un Mercato caratterizzato da volatilità e incertezza».

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📸 Credits: Canva

Da sempre appassionato di temi finanziari, per Il Bollettino mi occupo principalmente del settore bancario e di esteri. Curo una rubrica video settimanale in cui tratto temi finanziari in formato "pop".