venerdì, 19 Aprile 2024

MERCATO ITTICO: UP E DOWN IN BORSA

L’Italia è il maggior esportatore di caviale nel mondo, grazie alla qualità di prodotti come la linea Adams e il celebre Calvisius. Salmo-Pan srl e Agro Ittica Lombarda che li producono, sono i maggiori allevamenti nazionali. Le aziende che operano in questo settore di nicchia sono molto specializzate, e di modeste dimensioni. Al momento nessuna delle due è interessata alla quotazione in borsa. Agro Ittica Lombarda ha un fatturato di circa trenta milioni di euro e riesce a raggiungere le 25 ton/anno pari al 22% della produzione mondiale. Siamo i principali produttori al mondo, per quanto riguarda la qualità del caviale, anche se da qualche anno a questa parte, siamo stati superati dai Cinesi a livello quantitativo. Allargando il focus al settore ittico italiano spicca il nome Marr, società del gruppo Cremonini attiva nella distribuzione specializzata di prodotti alimentari alla ristorazione. Oltre al settore ittico si occupa anche di carni, ortofrutta e alimentari vari. Il gruppo serve più di 45.000 clienti, principalmente gli operatori della ristorazione commerciale e collettiva. In Italia, Marr si pone come intermediario tra produttori o trasformatori di generi alimentari e gli operatori della ristorazione commerciale e collettiva, approvvigionandosi presso fornitori selezionati in tutto il mondo. Nei primi due mesi dell’anno l’azienda guadagna il 19,4%, toccando quota 20,15€. A marzo perde il 10,4%. Da aprile inizia una leggera salita, che tra varie oscillazioni, porta il titolo a quota 22,5€ agli inizi di agosto, registrando così un più 24,5%. Dopodiché inverte, segnando una perdita del 15% a settembre. Nei primi giorni di ottobre sembra che il titolo si riprenda, infatti schizza in avanti di 9,8 punti percentuali, continua invece la discesa. Attualmente scambia a 18,5€. Da inizio anno ha guadagnato il 9,7%. Riducendo lo zoom, ed osservando la situazione nel nostro continente, la più grande azienda attiva nel mercato ittico risulta essere la norvegese Mowi, con una capitalizzazione di 11,6 miliardi di dollari e un fatturato di oltre 4 miliardi. Più precisamente produce e fornisce prodotti a base di salmone d’allevamento e frutti di mare in tutto il mondo. L’azienda opera attraverso tre segmenti: mangimi, agricoltura & vendite, e marketing. Tra i vari marchi di proprietà ci sono Admiral’s, Northern Harvest e Harbour Salmon Co. Il titolo registra un più 14,7% nei primi due mesi dell’anno, arrivando a 219 NOK. Perde poi il 7,3% a marzo toccando quota 203 NOK. Tra aprile e maggio oscilla tra 200 e 219 NOK. Il 2 giugno rompe la resistenza di 219 NOK, ma l’uptrend dura poco; infatti, il titolo lateralizza tra 219 e 240 NOK fino agli inizi di novembre, quando rompe al rialzo e arriva a quota 248 NOK, ma da lì inizia la discesa e perde oltre il 17,8%. Attualmente scambia a 204 NOK. Allargando il focus a livello mondiale, tra le più grandi troviamo Maruha Nichiro Corporation. Società Giapponese impegnata principalmente nel settore della pesca e dell’acquacoltura; nonché della produzione, lavorazione e vendita alimentare. Ha una capitalizzazione di mercato superiore al miliardo di dollari e un fatturato che supera i 7,6 miliardi. Il titolo inizia l’anno con il botto, registrando un più 25,3% in soli tre mesi di contrattazione, e arriva a 2.800 JPY. Perde il 12,6% tra marzo e aprile. A maggio, in soli 5 giorni segna un più 8,6% e arriva a quota 2673 JPY. Scende di nuovo dell’11% e arriva a 2383 JPY. A giugno accenna un recupero del 5,4% per poi continuare a scendere fino a quota 2331. A fine agosto parte un trend rialzista che dura per tutto settembre e porta il titolo a quota 2714 JPY, segnando un tuonante +16%. Da lì il titolo scende rovinosamente del 15% e attualmente scambia a 2303 JPY. Da inizio anno ha guadagnato solo il 3%. Un altro gigante che opera a livello mondiale, nel mercato ittico, è Thai Union Group Public Company Limited. L’azienda thailandese, insieme alle sue sussidiarie, produce e vende prodotti ittici congelati, refrigerati e in scatola. L’azienda opera attraverso tre segmenti: Cibo in scatola, Frutti di mare congelati, e Pet food. Fornisce i suoi prodotti con vari marchi, tra cui Mareblu in Italia e Petit Navire in Francia. Vanta una capitalizzazione di 2,7 miliardi di dollari e un fatturato di circa 4 miliardi. Il titolo guadagna quasi il 9% a gennaio, per poi perdere tutto il terreno guadagnato, tornando a quota 13,59 THB. Da fine febbraio, agli inizi di maggio il titolo guadagna l’11%, toccando quota 15,10 THB. Tra il 10 e il 17 maggio guadagna ben 22,8 punti percentuali, arrivando a quota 18,8 THB. Scende poi del 7% nei 6 giorni successivi e poi riprende a correre. Tra fine maggio e fine luglio guadagna quasi il 31%, toccando quota 23 THB. Scende poi del 13,5% e a settembre recupera l’11,5%. Da ottobre il trend è discendente e il titolo ha perso il 10,7%, attualmente viene scambiato intorno ai 19,8 THB. Da inizio anno ha guadagnato il 45,5%.©

Marco Castrataro

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Laureato in Economia, Diritto e Finanza d’impresa presso l’Insubria di Varese, dopo un'esperienza come consulente creditizio ed un anno trascorso a Londra, decido di dedicarmi totalmente alla mia passione: rendere la finanza semplice ed accessibile a tutti. Per Il Bollettino, oltre a gestire la rubrica “l’esperto risponde”, scrivo di finanza, crypto, energia e sostenibilità. [email protected]