Il combinato pandemia, caro energia e inflazione potrebbe causare una forte decelerazione nei consumi delle famiglie, con un notevole impatto nell’economia reale del Paese. Dati in controtendenza rispetto al secondo e terzo trimestre, a causa di una variazione congiunturale negativa rispetto all’ottimismo estivo.
IL TRIMESTRE POSITIVO
Il terzo trimestre evidenziava che la spesa delle famiglie era in deciso aumento: l’indicatore elaborato da Confcommercio segnalava un +3%, rispetto al precedente periodo. I consumi erano sostenuti dall’acquisto di beni, quasi ritornato ai livelli pre-Covid-19, e di servizi, che sebbene rimasti per il 7,2% inferiori, registravano un notevole incremento dall’inizio del 2021. Coerentemente, la propensione al consumo diminuiva, in relazione all’ottimismo circa la situazione economica e pandemica, assestandosi all’11%. Discorso altrettanto valido anche per il reddito disponibile in termini reali, che aumentava dell’1,2% sul secondo trimestre.
IL “COMBINATO LETALE
I mesi invernali, invece, coincidono con un nuovo aumento dei contagi, che riprende a monopolizzare notizie e annunci, provocando prevedibili ripercussioni sulla popolazione. Inoltre, il mercato dell’energia fa presagire pesanti rincari. Il valore di gas ed energia elettrica aumenta sensibilmente, a causa dei prezzi delle materie prime, delle ridotte forniture di gas e dell’aumento dei costi per i permessi di emissione di CO2, i cosiddetti Ets (Emission Trading Scheme). E il tutto si ripercuote sulle bollette degli italiani.
Per concludere, se a fine mese ciò che rimane nelle tasche della popolazione è quantitativamente minore, il rischio è che perda anche di valore in termine di potere d’acquisto. Il 2021 si è concluso con un tasso di inflazione al 3,9% e il dato, se si confermerà anche in questi primi mesi del 2022, avrà un notevole impatto sull’economia.
RIPERCUSSIONI SULL’ECONOMIA REALE
Assoutenti, associazione per la tutela del consumatore, stima che questo combinato possa provocare un calo nei consumi dell’11%, pari a 3.850 euro a famiglia. Il dato, in termini macroeconomici, significa una potenziale diminuzione di quasi 100 miliardi di euro nel 2022, che andrebbe ad incidere sui 900 totali annui registrati nel 2021.
Manuel Michelacci
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Credits: Kelly Sikkema from Unsplash